Il Natale è tempo di festa, solidarietà ma – si sa - anche di consumo sfrenato. Gli italiani spendono non badano a spese per riempire la tavola e fare regali alla famiglia. Tra uscire e celebrare a casa, nove italiani su 10 preferiscono la seconda opzione. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Coldiretti/Ixe, quest’anno le famiglie italiane hanno investito 9 per cento in più rispetto al 2016 per festeggiare il Natale.

Il Natale (a tavola) in Italia

Tra tutti i prodotti, il grande protagonista resta lo spumante: nove italiani su 10 lo preferiscono, non c’è tavolo che ne faccia a meno per il brindisi natalizio.

A seguire, il panettone (76 per cento) e dopo il pandoro (70 per cento). In Italia le cene di Natale si arricchiscono con prodotti tipici: il “panone” di Natale che si usa in Emilia Romagna, così come il famoso “piccilatiedd” della Basilicata e il “panpepato” in Umbria. In Molise si mangia a Natale “la pizza di Franz” e in Abruzzo “lu rintrocilio”. Per i sardi non possono mancare le “pabassinas con sa sapa” e in Valle D’Aosta “la carbonata con polenta”. Il “pangiallo” (Lazio), le “carteddate” (Puglia), i “canederli” (Trentino) e la “brovada e muset” (Friuli) sono specialità del Natale.

Quanto costano le feste natalizie

La cena natalizia richiede non solo denaro ma anche tempo ed impegno. Dall’analisi della Coldiretti sono state dedicate circa 3,3 ore.

Le ricette fatte in casa sono tornate di moda, anche se esigono più preparazione e tempo. Erano circa 50 anni che in Italia non si registrava questa tendenza. Il fenomeno, secondo l’organizzazione, si deve alla gratificazione che regala un piatto “fai da te”, soprattutto ai più giovani. Il Cibo si conferma un’arte che si tramanda da generazioni e offre una fonte di relax e autostima.

Cucinare invece per gli amici resta un momento di celebrazione. Si mantiene la ricerca d’ingredienti di prima qualità, con produzioni genuine e in molti casi produttori locali, per fare storytelling agli amici.

Il messaggio di Papa Francesco a Natale

Non sprecare e restare umili, specialmente in questi giorni di festa, fa parte del messaggio di Papa Francesco.

Secondo il Santo Padre, questo Natale i cattolici – e non solo - dovrebbero seguire l’esempio di Maria, che è rimasta umile e modesta. La madre di Gesù non ha voluto mettersi in mostra. “Non si esalta davanti alla possibilità di trasformarsi nella madre del Messia – ha detto il Santo Padre durante l’Angelus della vigilia di Natale -. Maria è stata modesta ed esprime l’adesione al progetto del nostro Signore”. Secondo Jorge Bergoglio, Maria riconosce di essere più piccola di Dio ma vive felice in quella condizione: “È consapevole che il suo ruolo è importante per la realizzazione del progetto del Signore […] Adoriamo alla nostra Maria per la risposta che ha dato al richiamo di Dio. Per questo stiamo chiedendo a Maria di aiutarci ad accogliere il progetto di Dio nella nostra vita, con la stessa umiltà e generosità sincera di lei”.

Durante l’Angelus Papa Francesco ha invocato il dono della pace in tutto il mondo, specialmente nei Paesi che stanno soffrendo per colpa di conflitti armati. In occasione del Natale, il Pontefice ha lanciato un appello affinché le persone che sono private di liberà siano rilasciate. Il regime del presidente venezuelano Nicolás Maduro ha liberato 80 prigionieri politici. Inoltre Papa Francesco ha detto che prega per le vittime della tempesta che ha colpito l’isola di Mindanao nelle Filippine: “Che il signore misericordioso possa ricevere le anime dei morti dia conforto a tutti quelli che soffrono per colpa di questa calamità naturale”. Alle 12:00 è prevista in Vaticano la Benedizione “Urbi et Orbi”. Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano Protomartire, alle 12:00 ci sarà l’Angelus. Mercoledì 27 dicembre alle 10:00, invece, l’Udienza generale di Papa Francesco.