Molta delusione tra gli universitari che dopo le promesse del Governo di aumentare le borse di studio si ritrovano con una riduzione delle suddette. Il 30 novembre il Senato riduce a 20 milioni il Fondo integrativo statale, le borse di studio, andando a ridurle rispetto al 2016.

In principio il Governo aveva deciso di mettere un freno, secondo le dichiarazioni alla stampa, alle fughe dei cervelli verso l’esterno. Tutto per cercare di richiamare ricercatori che hanno preferito terminare e trovare lavoro fuori dall’Italia.

La brutta notizia, della mancanza di finanziamenti, delle borse di studio e ricerche ha colto gli universitari italiani del tutto di sorpresa lasciandoli sconcertati.

La delusione negli atenei è tangibile tanto che molte università italiane hanno intenzione di programmare manifestazioni per denunciare l’accaduto. Tutto verrà rimandato dopo la pausa natalizia.

Intanto la ministra Valeria Fedeli, in una nota stampa, ha dichiarato che era impossibile poter aumentare i finanziamenti promessi, ma senza dare troppe spiegazioni su questa mancanza. Ciò ha destato l’attenzione dell’Unione degli Universitari che hanno ammesso che vogliono una spiegazione sul motivo.

Dieci milioni in meno per gli studi

La commissione del Bilancio del Senato, spiega in conferenza, che nonostante sia stato approvato l’emendamento, ricordiamo il 30 novembre scorso, non c’è il verdetto finale per poter erogare il denaro.

I finanziamenti dovevano provenire da Super borse e Cattedre Natta, ma tutto è stato bloccato senza un apparente motivo chiaro. In seguito alla pubblicazione degli atti del maxi emendamento del Governo, votata alla fiducia dal senato, questi fondi sarebbero spariti. Da 30 milioni di euro promesso si è giunti a 20 milioni andando ad essere una cifra minore del 2016.

Anno nero per le università, ma il 2018 si prospetta anche peggiore.

In seguito alla notizia, l’Unione degli Universitari, ha richiesto altri finanziamenti disponibili, ma il Governo ha risposto che non si può andare a reperire o “toccare” altri fonti di finanziamento. Una cosa che ha indispettito l’Unione degli Universitari che dicono di essere stati presi in giro e vogliono risposte chiare.

Appello e richieste

L’UDU denuncia con veemenza questa azione vergognosa. La dichiarazione è stata quella di uno scippo da parte del Governo sugli studenti. Un atto, politicamente parlando, scorretta e anticostituzionale. In questo modo verranno penalizzati gli studenti con redditi più bassi andando ad abbassare la qualità dell’istruzione di chi rimane. Una denuncia a cui hanno dato voce anche i sindacati della Cisl e Uil.

Per l’UDU sono sparite 3.500 borse di studio senza spiegazioni di sorta. L’unione degli Universitari ha richiesto un incontro urgente con la ministra Valeria Fedeli per cercare di avere spiegazioni o cercare modi per reintegrate i finanziamenti spariti.