I termosifoni con le nuove valvole termostatiche si pagherebbero anche se sono spenti. L’istallazione dei nuovi sistemi resi obbligatori per legge rischiano di trasformarsi in una beffa ai danni dei consumatori. Il problema è stato sollevato ultimamente dopo una segnalazione di un utente fatta al Salvagente, leader nelle analisi a tutela del consumatore, che ha aperto il dibattito in corso sulla possibile anomalia dei conteggi sui consumi a causa di un difetto dei dispositivi.

Con le nuove valvole termostatiche si paga anche a termosifoni spenti?

La risposta potrebbe sembrare ovvia, ma in questo caso non lo è. Il problema è sorto in seguito a segnalazioni fatte dagli utenti che dopo una accurata analisi dei pagamenti presenti in bolletta, si sono accorti di anomalie sui conteggi che risultavano molto alti anche se si riferivano a letture inerenti periodi estivi. Ma in estate, come si sa, i caloriferi sono normalmente spenti. Il caso, in particolare, è sorto dopo che un utente ha segnalato alla rivista specializzata, le anomalie da lui riscontrate in seguito all’installazione condominiale, al sistema di riscaldamento centralizzato, delle valvole termostatiche, diventate da qualche tempo obbligatorie.

La verifica sarebbe avvenuta in seguito ad un controllo di tipo tecnico a fine della stagione estiva per l’operazione sistematica di azzeramento dei contatori. Dopo poche settimane, l’utente si è accorto però che, nel controllare nuovamente i dispositivi, erano stati conteggiati già notevoli scatti, gli stessi che normalmente vengono calcolati a fine stagione invernale in relazione al consumo dei riscaldamenti e che giustifica il costo più alto delle bollette in quel periodo.

Valvole termostatiche: da cosa dipendono le anomalie e come è possibile contestarle

Secondo gli esperti al quale è stato sottoposto il problema, la risposta che ne risulta sarebbe alquanto spiazzante, poiché si tratterebbe di un problema tecnico legato al surriscaldamento dell’apposita scatola che misura la differenza di calore del radiatore e dell’ambiente.

Praticamente se si scalda la piastra di acciaio che contiene le valvole, anche durante l’estate, questa farebbe partire in automatico il conteggio degli scatti. Secondo gli addetti al settore la possibile contestazione, alla presenza di questo tipo di problema, potrebbe essere fatta all’amministratore condominiale che dovrebbe a sua volta segnalarlo alla ditta di installazione dell'impianto. L’accertata irregolarità, causata da un mal funzionamento o non idoneo conteggio effettivo dei consumi, potrà dar luogo ad un possibile rimborso per quanto erroneamente conteggiato e pagato per consumi non voluti.