Giovedì scorso il ministro della Giustizia, Park Sang-ki, aveva dichiarato che stava pianificando di vietare gli scambi di valuta digitale nel paese sudcoreano. Questa notizia aveva causato un brusco calo nelle quotazioni della criptovaluta più famosa al mondo, con un calo del suo valore di oltre il 10%. Forti proteste da parte degli investitori e speculatori locali, sfociate in un petizione online, dove si chiedeva la destituzione del ministro, hanno spinto il governo coreano a rilasciare una dichiarazione di chiarimento.

Divieto di scambi in Bitcoin solo una delle tante opzioni sul tavolo

La Corea del Sud, adesso, sembra aver ammorbidito la propria posizione sulla criptovaluta.

Secondo media locali coreani, venerdì mattina, un portavoce dell'ufficio presidenziale sudcoreano, parzialmente smentendo quello che aveva precedentemente affermato il ministro della Giustizia, ha dichiarato che la chiusura degli scambi di criptovalute era solo "una delle misure preparate dal Ministero della Giustizia, ma non è una misura che è stata finalizzata". Inoltre, l'approvazione di una qualsiasi legge in materia dovrebbe sempre passare dall'assemblea del paese richiedendo mesi, o addirittura anni, prima di una sua approvazione finale.

Un importante dietrofront, che ha ridimensionato le precedenti dichiarazioni del ministro Park Sang-ki, le quali invece indicavano che il governo centrale stava pianificando di vietare il commercio e tutte le attività in Bitcoin nel paese.

La mossa del ministro era arrivata dopo che la polizia e le autorità fiscali avevano riferito di aver rivelato casi di presunta evasione fiscale negli scambi locali di questa settimana.

Il brusco calo delle quotazioni dopo le prima dichiarazioni

Il valore del Bitcoin è calato bruscamente, giovedì sera, dopo che il ministro Park Sang-ki aveva dichiarato che il paese stava pianificando di chiudere gli scambi della valuta digitale. Il valore della valuta digitale è sceso di oltre il 10% nelle prime ore del giovedì mattina, prima che le perdite venissero ridotte nella seconda parte della giornata.

La Corea del Sud è uno dei paesi al mondo con più elevato numero di scambi in Bitcoin. Il ministro della giustizia del paese, Park Sang-ki, aveva affermato in una conferenza stampa che "il governo ha grandi preoccupazioni sulle valute digitali", ed inoltre aveva aggiunto che "si stava preparando una legge per vietare il trading di criptovalute attraverso gli scambi".

A dicembre scorso, il governo di Seoul aveva anche vietato l'apertura di nuovi account di clienti per lo scambio di criptovaluta, questo nel tentativo di frenare la forte speculazione che ha visto i prezzi oscillare sfrenatamente negli ultimi mesi.