Il governo della Corea del Sud ha annunciato di voler introdurre il divieto di compravendita di Bitcoin e criptovalute in genere: il prezzo di Bitcoin ovviamente ne sta risentendo ed è ora sotto quota 14.000 dollari, gettando in subbuglio tutto il mercato. Il giro di vite in Corea del Sud, uno dei paesi con un mercato cruciale per la domanda globale di BTC, Ethereum, Litecoin e tutte le altre monete virtuali, arriva come primo passo verso una severissima regolamentazione (repressione?) dopo che i politici e le autorità finanziarie di un po' tutto il mondo hanno annunciato di voler regolare un mercato il cui valore è salito vertiginosamente nel corso dell'ultimo anno.

"Ci sono grandi preoccupazioni per quanto riguarda le valute virtuali e il Ministero della Giustizia sta preparando un disegno di legge per vietare il commercio di criptocurrency attraverso gli exchange", ha dichiarato il ministro della Giustizia Park Sang-ki in una conferenza stampa.

Un funzionario ha detto alla stampa che il divieto di compravendere Bitcoin e le altre criptomonete è stato annunciato dopo un importante confronto con altre agenzie governative, tra cui il Ministero delle Finanze e le autorità di regolamentazione finanziaria. Una volta redatto un disegno di legge, la legislazione per un divieto assoluto del commercio di criptovalute richiederebbe la maggioranza dei 297 membri dell' Assemblea nazionale, un processo che potrebbe richiedere mesi o addirittura anni.

La dura posizione del governo sudcoreano ha innescato una forte discesa del prezzo di Bitcoin sia negli exchange online che in quelli offshore. La quotazione di BTC è calata fino al 21% rispetto ai massimi di poche settimane da dopo i commenti del ministro.

La bolla Bitcoin esploderà?

Una volta applicato, il divieto della Corea del Sud "renderà difficile il commercio qui, ma non impossibile", ha detto Mun Chong-hyun, analista capo di EST Security.

"I trader Keen, specialmente gli hacker, avranno difficoltà a incassare i loro guadagni da investimenti virtuali in Corea, ma possono andare Oltreoceano, ad esempio in Giappone", ha dichiarato Mun.

Park Nok-sun, un analista specializzato in criptocurrency presso NH Investment & Securities, ha detto che il comportamento della gran massa degli investitori coreani aveva già sollevato preoccupazioni giorni fa quando è stata annunciata l'indagine su sei banche che forniscono conti in criptovalute e possibilità di trading ai propri clienti. "Alcuni funzionari stanno spingendo per una regolamentazione sempre più forte perché vedono solo più investitori saltare dentro, non fuori", ha detto Park.