La faccenda capitata ad una concessionaria di Viterbo ha quasi del surreale. Andrea, rivenditore di automobili, ha subito una truffa che riguarda l'IBAN.

Le parole dell'uomo

Il titolare di una concessionaria di Viterbo ha rivelato che i suoi 13 mila euro per qualche mese sono come spariti nel nulla. L'uomo ha raccontato di un pomeriggio in cui gli è arrivata una email da parte di una donna con cui stava trattando da diverso tempo per l'acquisto di un 'uto. La signora ha chiesto ad Andrea di versare nel più breve tempo possibile la somma richiesta per l'acquisto del veicolo.

L'uomo rivela di essere stato molto contento per l'affare appena concluso e di essersi recato in banca per effettuare il bonifico richiesto.

Nella denuncia redatta alla Polizia Postale, si legge che la donna con cui Andrea era in contatto, non avendo ricevuto l'accredito, ha chiamato l'uomo il giorno dopo per comunicare l'avvenuto. Andrea a quel punto è rimasto turbato della cosa, perchè non ha capito in quel momento cosa potesse essere successo. A quanto pare l'IBAN non era quello della propria concessionaria, ma quello di una banca online di Milano.

Ecco cosa è accaduto

Se l'IBAN ed il beneficiario non coincidono, il primo fattore prevale sull'altro ed i soldi vengono versati. L'uomo rivela che gli erano stati cambiati tutti gli IBAN dei suoi fornitori, ma fortunatamente Andrea si è accorto subito della problematica , anche se solitamente fa più bonifici al giorno a causa del suo lavoro.

Circa un mese dopo all'uomo sono stati restituiti i suoi soldi. Purtroppo altre persone non hanno ottenuto lo stesso lieto fine, dato che la Polizia Postale ha spiegato che alcuni versamenti sono stati prelevati dal money mule, un prestanome pagato per ritirare i soldi e portali all'estero.

Umberto Rapetto, generale della Guardia di Finanza, ha spiegato che i malintenzionati possono fornire una rete Wi-fi con un nome simile a quello della propria rete.

Una volta che l'utente si aggancia con i propri apparecchi tecnologici, possono essere rubati dei dati molto importanti che servono per l'accesso alla propria mail. In tal modo la prima mail originale con i dati esatti del bonifico può essere cambiata con degli elementi falsi. Il comandante del Nucleo Speciale Frodi Telematiche ci ha tenuto a precisare che con il passare degli anni e l'avanzare di un mondo sempre più tecnologico, le truffe di questo genere saranno sempre di più.