Solo qualche settimana fa davamo conto su queste colonne di uno dei tanti emendamenti introdotti in quella che è poi diventata, ufficialmente, la Legge di Bilancio 2018 e che avrebbe scatenato una vera guerra nel settore dei recapiti. Ora, Poste Italiane torna, suo malgrado, a far parlare di sé.

In questo caso Poste sarebbe stata multata dell'autorità garante della concorrenza e del mercato per abuso di posizione dominante nel settore degli invii multipli. E la multa sarebbe estremamente salata. Si tratterebbe di circa 20 milioni di euro.

L' indagine dell'Antitrust

L'indagine dell'autorità ha preso le mosse da alcune segnalazioni effettuate da diverse associazioni dei consumatori ed è durata 2 anni. L'Antitrust, nella motivazione relativa alla sanzione inflitta, fa notare che Poste Italiane fin dal 2014 ha attuato una strategia volta ad escludere gli altri concorrenti dal mercato degli invii multipli, quelli delle bollette e degli estratti conto per intenderci.

La strategia sarebbe stata attuata attraverso l'offerta, da parte di Poste ai propri clienti finali, di particolari condizioni economiche e tecniche che i diretti concorrenti di Poste avrebbero potuto replicare con estrema difficoltà.

Non solo, ma Poste avrebbe, nel contempo, adottato delle pratiche commerciali volte a recuperare i volumi di posta affidati alla concorrenza attraverso l'applicazione di una scontistica maggiore se il cliente finale avesse affidato a Poste Italiane tutti i suoi invii.

E la strategia adottata ha prodotto i suoi frutti secondo l'autorità. Infatti, Poste avrebbe recuperato sia quote di mercato ulteriori, nonostante sia ancora oggi il maggiore operatore del mercato dei recapiti italiano, sia aumentato il proprio bacino di clienti, a danno, ovviamente, della concorrenza.

La reazione di Poste Italiane

Ovviamente, Poste Italiane contesta in toto l'impostazione dell'autorità garante della concorrenza e del mercato e dichiara che farà ricorso al Tar del Lazio contro una sanzione che ritiene palesemente ingiusta, sia nell'importo che, quanto più, nella motivazione.

L'azienda dichiara, infatti, di aver sempre adottato dei comportamenti rispettosi della concorrenza e del mercato. Inoltre, in tutto il corso dell'istruttoria da parte dell'autorità, Poste ha dimostrato la più totale disponibilità e buona fede fornendo tutti i ragguagli richiesti.