Il reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle al momento non è richiedibile, ma ci sembra importante spiegarne i contenuti e a chi potrebbe essere rivolto nel caso il M5S riuscisse ad insediarsi al Governo. Visto il numero in crescita di ricerche su internet relative alla parola reddito di cittadinanza e alle richieste di informazioni giunte in più Caf, spesso del Sud, ci teniamo a precisare che l’unica misura attualmente richiedibile dal 1 gennaio 2018 è il "REI", acronimo che sta per «reddito di inclusione» introdotto dall’ultimo governo di Centrosinistra.

Fatta questa specifica, vediamo i dettagli della proposta dei pentastellati, che più interessa i cittadini che li hanno votati.

Reddito di cittadinanza, cosa è e come funziona?

Il reddito di inclusione, spiega anche ultimamente Pasquale Tridico, professore di Economia indicato dal Movimento 5 Stelle come ministro del lavoro, è tecnicamente un reddito minimo condizionato alla formazione e al reinserimento nel mercato del lavoro. Tridico rispondendo ai critici spiega che il reddito di cittadinanza nasce con un duplice scopo:

  • 1. far in modo che vengano meno gli elevati livelli di povertà aumentati e di molto negli ultimi anni, per farlo lo stato sosterrà dunque chi non raggiunge la soglia di povertà indicata dall’Eurostat
  • 2. Formare per reintrodurre nel mercato del lavoro quanti non riescono a ricollocarsi. La proposta prevede infatti un reddito che verrà corrisposto mentre le persone si formano. Chi usufruirà del reddito di cittadinanza dovrà poi accettare una delle prime tre proposte lavorative che gli verranno presentate. Queste devono essere in linea con le competenze della persona chiamata e non devono essere lontane dal luogo di residenza.

Quanto costerebbe?

La misura 'reddito di cittadinanza', se non viene intesa come universale, ma come reddito condizionato, ha un costo pari a circa 17 miliardi.

I tempi necessari dipendono anche e soprattutto dalla riorganizzazione e dal potenziamento dei centri per l’impiego. Tutto ciò era stato previsto già dal disegno di legge 1148 presentato in parlamento dal M5S nel 2013, il reddito di cittadinanza spetta ai maggiorenni che hanno residenza in Italia. Un aiuto economico, in estrema sintesi, per quanti sono considerati sotto la soglia di povertà.

A chi critica la proposta del M5S, Tridico, dice: “Alcuni dicono che la proposta fa aumentare la disoccupazione. Se con questo si intende il fatto che il sussidio possa scoraggiare i lavoratori a trovare lavoro, rispondo che ciò non è assolutamente vero”. E voi cosa ne pensate?