Dopo giorni di tensione e caos vince il ''sì'' dei catalani. Hanno partecipato 2.2 milioni di elettori sui 5.3 degli aventi diritto, in ben 800mila avrebbero tento di partecipare ai seggi senza riuscirci.Dopo aver chiuso numerosi seggi - tra cui diverse scuole - e sequestrato decine di urne, il Presidente del Governo di Spagna Mariano Rajoy ha annunciato “il Referendum non c’è mai stato. Quella alla quale abbiamo assistito oggi è stata una messa in scena. Il nostro stato di diritto mantiene la sua forza e resta in vigore, reagisce di fronte a chi vuole sovvertirlo”.

Nella notte però è stato proclamato il risultato, adesso Madrid dovrà scegliere: mettere agli arresti gli esponenti politici catalani di maggior rilievo o aprire un dialogo con Barcellona, intanto Bruxelles continua a tacere.

Le pressioni in Catalogna durante la settimana.

Lo scontro sul voto scissionista rischia di mettere l'una contro l'altra le forze di polizia catalane con quelle di Madrid, ai Mossos d'Esquadra di fatto commissariati dalla Guardia Civil spagnola, è stato dato l'ordine di porre entro ieri i sigilli per impedire che la gente andasse a votare. A pochi giorni dal referendum per l'indipendenza catalana fissato per oggi ma bocciato da Madrid, dichiarandolo illegittimo dalla Corte costituzionale spagnola, la situazione si fa sempre più delicata, a dichiararlo senza giri di parole è stato il Ministro dell'Interno della Generalitat, Jakin Forn, che ha accusato apertamente Madrid di cercare lo scontro: prima con l'arresto di 14 esponenti dell'amministrazione catalana, poi con i sequestri di materiale elettorale e in seguito con la decisione della Procura di mandare ai seggi i Mossos che si sono messi da parte - il numero uno dei Mossos, ha dichiarato ''così si mette a rischio la sicurezza dei cittadini e scatenare il caos''.

Intanto il Ministro dell'Interno catalano Fornes invita tutti i cittadini a recarsi comunque ai seggi per votare. Secondo gli ultimi sondaggi circa oltre la metà dei 7 milioni e mezzo dei catalani vorrebbe staccarsi da Madrid ma ai seggi probabilmente ne andranno molti di meno poiché gli agenti hanno ricevuto anche l'ordine di fermare chiunque provi a votare nel raggio di 100 metri.

Le disposizioni politiche centrali.

Per le strade di Barcellona i giovani manifestano a favore dell'indipendenza catalana. Il presidente della Generalitat ha convocato per venerdì la Giunta per la Sicurezza, l'organismo misto al quale secondo il Governo catalano spetta di vegliare sul buon esito e sulla sicurezza del voto ma il rappresentante inviato da Madrid, il Vice Ministro dell'Interno José Antonio Nieto, ha dichiarato che vale quanto deciso dal Procuratore Generale. Inoltre, sempre venerdì, la Polizia metropolitana ha bloccato una delle sedi nelle quali sono contenute le urne.