Nel momento storico in cui molte industrie ed attività commerciali sono costrette a chiudere per la profonda crisi economica che l'Italia sta vivendo, ci sono ancora pochi ma coraggiosi giovani imprenditori che sono disposti a credere nelle loro idee e quindi a cercare di svilupparle. In soccorso di questa categoria di giovani e a sostegno dei loro progetti, per sopperire alla dilagante disoccupazione, esiste una particolare forma di finanziamento per le imprese, cioè il Prestito d'Onore.

Prestito d'onore: finalità e caratteristiche

Creato per favorire lo sviluppo di piccole imprese e società che producono beni e/o servizi, il Prestito d'Onore prevede l'erogazione di una parte del capitale a fondo perduto.

Il resto di quanto viene erogato, andrà restituito a rate che godono di un tasso agevolato soprattutto per i giovani neolaureati.

La finalità è di incentivare quanto più possibile la creazione di nuovi posti di lavoro, come stabilito dal Decreto Legislativo n°185 del 2000 che prevede, inoltre, una più ampia accettazione delle richieste di prestito pervenute ad Invitalia (Agenzia Nazionale per l'Attrazione d'Investimento e lo Sviluppo d'Impresa Spa), che si occupa di gestire e valutare le nuove idee imprenditoriali.

Come accedere al prestito

Per accedere al Prestito d'Onore, il richiedente, oltre che maggiorenne (tra i 18 ed i 35 anni), dovrà risultare disoccupato e residente in Italia da almeno sei mesi.

La domanda, che può essere fatta in forma cartacea o online, riceverà una risposta da parte di Invitalia entro 6 mesi per le proposte riguardanti imprese sia individuali che in franchising, che prevedono una stabilità di almeno 5 anni. Se questa sarà positiva, si apriranno dei seminari cui i giovani parteciperanno per acquisire nuove competenze.

Il prestito varia in base alla tipologia d'impresa o lavoro che si vuole intraprendere e al progetto che viene presentato partendo da un finanziamento per i lavoratori autonomi di poco più di 25.000 Euro, fino ad arrivare ai prestiti alle piccole imprese che arrivano fino a poco meno di 130.000 Euro. In questi prestiti, dunque, sono incluse le percentuali di quota a fondo perduto, solitamente pari al 50%, più il capitale da restituire a rate con i tassi d'interesse agevolati.

Utilizzo del capitale per l'avvio della nuova attività

Il capitale potrà essere utilizzato sia per ristrutturare i luoghi fisici in cui avviare i progetti lavorativi sia per l'acquisto di attrezzature e materiale, ivi compresi le materie prime necessarie, e anche per far fronte alle spese legate alle utenze e agli investimenti finanziari utili a intraprendere la nuova attività. Il prestito si configura, quindi, come una valida possibilità per i giovani che cercano la loro strada lavorativa, investendo sul territorio italiano.