Già fortemente critico sulla legge di stabilità il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo rilancia gli attacchi al premier Matteo Renzi dopo l'annuncio del bonus bebè 2015 da 80 euro al mese per tre anni a partire dal gennaio 2015 per le neo mamme che fanno nuovi figli. Mentre per il Codacons il bonus da 80 euro menisli alle nuove mamme "è un segnale importante ma assolutamente insufficiente".

Bonus bebè 2015 a neomamme in legge stabilità Renzi, Di Maio (M5s): 'Solo annunci, il provvedimento non esiste'

"Il premier Renzi strumentalizza tutto quello che può", ha detto il vicepresidente della Camera dei Deputati ed esponente del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio replicando al presidente del Consiglio Matteo Renzi che ieri è intervenuto sulle espulsioni di alcuni attivisti M5s da parte del leader Beppe Grillo per la "protesta" sul palco durante la festa grillina al Circo Massimo.

"lo conosciamo benissimo Renzi, è una persona - ha detto il parlamentare del Movimento 5 stelle ai microfoni di Rtl 102.5 - che fa solo annunci per coprire le porcate che ha fatto. Ad esempio - ha proseguito Luigi Di Maio - con la legge di stabilità e i tagli alla sanità e costringerà gli enti locali ad aumentare le tasse per i cittadini italiani. Secondo il vicepresidente della Camera dei Deputati "Renzi annuncia il bonus alle neomamme in un provvedimento che non esiste per coprire il fatto - secondo il deputato M5s Luigi Di Maio - che le donne italiane dovranno andare a partorire in ospedali a cui sono stati fatti altri tagli alla sanità. Renzi abbia il coraggio di dire questo - ha concluso Di Maio - piuttosto che fare annunci in tv da Barbara D'Urso".

Legge stabilità 2015, bonus bebè Renzi alle neomamme, per il Codacons 'segnale importante ma insufficiente'

Il bonus bebè 2015 da 80 euro mensili per le neomamme per i primi tre anni di vita dei nuovi figli annunciato in tv dal premier Renzi "è un segnale importante ma assolutamente insufficiente" secondo il Codacons.

"Sicuramente positiva - sostiene l'associazione a tutela dei diritti dei consumatori - la volontà di voler sostenere tutte le famiglie che dal 2015 avranno un bambino, ma non può essere considerata - sostiene il Codacons in un comunicato stampa - come una misura risolutiva dei problemi economici che le famiglie già hanno. Allo stesso modo - aggiunge - non può assolutamente bastare viste le spese che una famiglia deve in media compiere solo per cibo, pannollini, asilo ecc.

Sosteniamo veramente le famiglie che intendono avere dei figli - propone il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori - con detrazioni significative o aiuti economici che possano servire loro per pagare determinate spese, come quella degli asili".