Molte aziende italiane sono alla ricerca di finanziamenti per acquistare nuove attrezzature per la propria attività. Spesso queste aziende sbattono contro la rigidità delle banche in quanto ad erogazione prestiti oppure contro gli alti tassi di interesse che propone il mercato finanziario. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha completato un'operazione partita con il Decreto del Fare del 2013 e messa a punto nell’ultima Legge di Stabilità, quella in vigore dal 1° gennaio. Si tratta del Bonus Macchinari, un importante strumento messo a disposizione delle nostre attività produttive che intendono investire.

Domande dal 2 maggio

Il MISE ha messo nero su bianco l’operazione con la circolare 26673 che ha stabilito come la data di partenza del provvedimento sia il 2 maggio prossimo. E' a partireda quella data che sarà possibile presentare le istanze per aderire al bonus. Il Ministero ha fatto sapere che le imprese che hanno intenzione di investire usufruendo di questo speciale incentivo al finanziamento agevolato avranno tempo fino al 31 dicembre 2016. Come al solito, la domanda dovrà essere presentata telematicamente, tramite Posta Elettronica Certificata. Importante sapere che la domanda deve essere in bollo, cioè dovrà essere accompagnata da una marca da bollo da 16 euro. Allegato alla circolare anche il modello di domanda; il tutto è consultabile sul sito sviluppoeconomico.gov.it.

Gli investimenti sono ammissibili nella forbice che va da 20mila euro a 2 milioni di euro. Il finanziamento non potrà essere parziale, ma deve coprire tutto l’investimento, quindi, bisognerà finanziare il 100% del costo di acquisto dei macchinari.

Come funziona il bonus

Non si tratta di contributi a fondo perduto, ma solo di un finanziamento agevolato.

Il prestito verrà erogato di norma entro 30 giorni dalla sua approvazione. Le piccole e medie imprese a cui si rivolge il provvedimento non hanno limite di settore aziendale, quindi sono coperte tutte le attività imprenditoriali. Le domande non vanno inoltrate al Ministero, ma ad una delle banche che hanno stretto convenzione, cioè quelle che hanno dato adesione al provvedimento ministeriale.

Sul sito prima citato è presente l’elenco degli istituti di credito a cui si può fare riferimento. Ricordiamo infine che il bonus può riguardare anche acquisti multipli ed in questo caso l’erogazione del finanziamento non sarà come previsto, in unica soluzione. Sono fuori dal bonus opere strutturali sugli edifici sito dell’azienda perché l’incentivo è soltanto per i macchinari e le attrezzature. Il prestito deve essere restituito in un numero massimo di 60 rate e in massimo 5 anni.