L’agricoltura è un settore vessato dalla crisi economica, dalla globalizzazione che ha reso più semplici le importazioni e da situazioni contingenti come il clima. Per questi motivi che la Comunità Europea ha da sempre un programma di incentivi ed aiuti per le imprese che sono attive nei paesi comunitari, tra i quali anche l’Italia. Lunedì scorso, 28 novembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto del Ministero dell’Agricoltura che fa partire una nuova ondata di incentivi. Ecco di cosa si tratta e tutte le notizie utili per poter ottenere il benefit.

Di che incentivo si tratta?

Tutte le forma di incentivi, premi e bonus del settore, sono regolamentati da un regolamento comunitario, il 14/08 del 2013. Questo atto di indirizzo proveniente da Bruxelles pone le basi e regola gli aiuti cosiddetti “de minimis” in agricoltura. L’incentivo oggetto del decreto è quello relativo al grano duro ed alla sua produzione, aiuto questo che si aggiunge a quelli già previsti per i consueti PAC e per le loro annuali domande. Le imprese che hanno sottoscritto programmi di filiera per la coltivazione del grano duro almeno triennali, potranno beneficiare di questo incentivo da 100 euro ad ettaro. Il contratto deve essere stato sottoscritto dall’imprenditore agricolo o da cooperative e consorzi dei quali esso risulta socio.

Va ricordato che il contratto di filiera è quello tra mi produttori e i soggetti trasformatori del grano duro, secondo i legislatori, un modo per favorire la loro collaborazione, rendere più snelli gli approvvigionamenti e migliorare la qualità del prodotto.

Tutte le altre informazioni utili

Come dicevamo, l’aiuto eroga 100 euro per ogni ettaro inserito nel contratto relativo alla coltivazione del grano duro.

Il limite massimo per cui fare richiesta è fissato in 50 ettari, perché il piano stabilito dal decreto eroga massimo 15.000 euro a soggetto richiedente ripartiti in tre esercizi finanziari. Le domande scadranno il prossimo 27 dicembre, come di consueto entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto. La domanda va presentata allegando la copia del contratto di filiera e le dichiarazioni sostitutive relative alle particelle ed ai fogli dei terreni su cui si chiede l’aiuto.

La domanda va inoltrata al soggetto gestore degli aiuti che come sempre è l’AGEA, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura. I contributi sono concessi fino ad esaurimento fondi, che nello specifico sono 3 milioni per il 2016 e 7 milioni per il 2017. in caso di domande per i contributi, superiori ai fondi disponibili,al soggetto gestore, il decreto riserva la facoltà di stabilire criteri di erogazione differenti, che di norma sono la data di presentazione della domanda o la riduzione del beneficio per ettaro.