Sono 800 euro in unica soluzione e vengono erogate alle mamme arrivate al 7° mese di gravidanza. Questo in sintesi, il nuovo incentivo per le nascite inserito nell’ultima Legge di Bilancio. Una nuova circolare INPS conferma il Bonus Mamma Domani e ne spiega tutte le caratteristiche. Ecco cosa dice l’INPS, chi sono i beneficiari, tutti i requisiti necessari e altre informazioni utili a chiarire tutti gli aspetti.

Tutto vero

La manovra finanziaria, tra i tanti articoli e provvedimenti, aveva messo in cantiere questo ennesimo Bonus ad incentivare le nascite.

Rispetto ai precedenti incentivi, attivi anche nel 2017 come il Bonus Bebè, il Bonus Nido e così via, la novità sta nel fatto che l’incentivo non viene erogato dopo la nascita del bambino. Infatti, il Bonus Mamma Domani, nelle idee dei legislatori, mira a dare una mano alle famiglie, nel sostenere le spese precedenti il parto. Ecco perché il Bonus è erogato alle mamme arrivate al 7° mese di gravidanza, quando, statisticamente, il parto ha maggiori possibilità di andare in porto. Le lungaggini burocratiche e l’iter che accompagna ogni provvedimento hanno preoccupato più di qualche famiglia. Il tanto atteso decreto attuativo che avrebbe di fatto lanciato la misura, che tarda ad arrivare, lasciava il dubbio sulla verità di questo incentivo.

La nuova circolare INPS invece chiarisce che il Bonus è effettivamente realtà.

La circolare 39 del 27 febbraio 2017

La nota dell’INPS in materia Bonus Mamma Domani ne specifica tutti i contenuti. Innanzi tutto, i beneficiari del Bonus saranno tutte le mamme arrivate al settimo mese di gravidanza, quindi cittadine italiane, comunitarie, rifugiate politiche ed extra comunitarie con permesso di soggiorno di lunga durata, naturalmente tutte residenti in Italia.

Nella circolare, non essendoci nessun collegamento al reddito delle famiglie e nemmeno al solito ISEE, confermano le prime indiscrezioni che volevano il Bonus non legato al reddito. In parole povere, un vero incentivo alle nascite e non un sussidio per disagiati. Il Bonus è erogato anche a mamme che hanno parti antecedenti l’8° mese di gravidanza, oppure nei casi di adozione confermata da sentenza definitiva o affidamento preadottivo, nazionale o internazionale.

La domanda deve essere presentata dalla madre che deve allegare le copie della certificazione rilasciata dal Ginecologo del Servizio Sanitario Nazionale che attestino l’arrivo della gestazione al 7° mese. Il Bonus parte con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio, cioè il 1° gennaio e per le donne che hanno già messo alla luce un bambino, basterà allegare alla domanda l’autocertificazione della data di parto, nonché le generalità del figlio. Ripetiamo, il Bonus è erogato in unica soluzione e per evento, quindi una sola volta a prescindere dal numero dei bambini nati. Per adozioni o domande provenienti da cittadine non comunitarie, vanno allegate anche le sentenze che rendono effettiva l’adozione o i permessi di soggiorno regolari. L’INPS ha anche chiarito che con una futura comunicazione, verranno messe nero su bianco le procedure operative necessarie, anche se sembra certo che il meccanismo sarà sempre quello telematico.