Un settore economico molto importante in Italia, ma che, negli ultimi anni, risulta essere tra i più vessati dalla crisi economica è sicuramente l’agricoltura. Un altro problema del settore è l’invecchiamento dell’età media degli addetti al settore. In pratica, i giovani non trovano nel settore agricolo il giusto appeal che consentirebbe di avviare il ricambio generazionale ed avvicinare nuovi e più giovani imprenditori a questo settore. Ecco perché le nuove norme, italiane, regionali e comunitarie, vanno nella direzione di agevolare l’ingresso dei giovani in agricoltura, prevedendo numerosi incentivi e bonus, Tra sgravi contributivi, finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto, ecco alcuni dei bandi che sono già operativi in diverse arre dello stivale.

Sgravio contributivo

Una recente circolare dell’Inps (pubblicata l’11 giugno) ha confermato lo sgravio dei contributi per nuovi imprenditori agricoli sotto i 40 anni. Tutti i neo imprenditori agricoli, iscritti negli elenchi Inps a partire dal 1° gennaio 2017, godranno dello sgravio totale dei contributi, annualmente dovuti. Per i nuovi imprenditori con aziende site in aree svantaggiate, montane o in quelle colpite dagli ultimi terremoti del centro Italia, la possibilità si estende anche a chi ha effettuato l’iscrizione a partire da gennaio 2016. Lo sgravio totale dura 36 mesi, ma anche nel biennio successivo, si potrà ottenere una discreta agevolazione. Infatti, al termine dei 3 anni di esonero totale dai versamenti, seguirà il versamento ridotto del 66% per il quarto anno di attività e quello al 50% per il quinto anno.

Da nord a sud

Come dicevamo, le regioni cercano di rilanciare il settore ed in Calabria e Sicilia, per esempio, sono attivi due bandi che prevedono incentivi a fondo perduto per le nuove imprese. In Calabria, Il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, in linea con il Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020, ha avviato un bando a sostegno di nuove start-up nel settore agricolo o di avviamenti di nuove attività extra agricole sempre per le aree rurali.

Non è necessario aver già avviato l’attività al momento della presentazione della domanda ed i contributi previsti sono da 50.000 euro, tutti a fondo perduto. Le attività coperte dal bando sono l’artigianato, le imprese che sviluppano servizi digitali o innovazione tecnologia, green economy, servizi sociali e così via. La presentazione delle istanze per gli interessati scadrà il prossimo 15 giugno.

Le domande sono appannaggio di piccole imprese, persone fisiche e agricoltori in genere. Il contributo erogato in due tranche, la prima all’atto dell’approvazione del contributo (il 60%), mentre la seconda dopo l’avvio dell’attività, se questa è sviluppata secondo il progetto presentato in sede di istanza. Anche in Sicilia è partito un bando, pubblicato il 15 maggio e che prevede domande dal 12 giugno al 31 ottobre. In questo caso, il contributo è di massimo 20.000 euro. In questo caso, le attività delle nuove start up possono essere anche la produzione di energia da fonti rinnovabili, attività turistico-ricettive in ambito rurale e trasformazione e la commercializzazione di prodotti artigianali e industriali.

Anche dal nord arrivano iniziative simili, come il pacchetto giovani del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un bando con contribuiti a fondo perduto fino all'80% dell’investimento sostenuto, che punta all'ammodernamento delle aziende agricole e si rivolge a giovani qualificati o da qualificare tramite corsi di formazione indetti proprio dalla regione. In questo caso l’intervento ammissibile è anche quello relativo ad ammodernamento dei macchinari e dei fabbricati, all’efficienza energetica, all’impatto ambientale, al benessere degli animali per quanto riguarda la zootecnia ed alla salute e sicurezza sul lavoro degli addetti.