Una petizione per difendere Firenze da McDonald’s. Ha già raggiunto 27mila firme la sottoscrizione pubblica che i cittadini fiorentini hanno aperto sulla piattaforma Change.org, nella quale chiedono al colosso americano degli hamburger di fermare la richiesta di risarcimento da 17,8 milioni di euro nei confronti del Comune dopo il No all’apertura di un fast food in piazza del Duomo. Nella petizione - rivolta al premier Matteo Renzi, al presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker e al vicepresidente esecutivo di McDonald's Europe Jean Pierre Petit - i firmatari rimarcano la volontà di Firenze nel promuovere la filosofia slow food e la cultura culinaria locale e, pertanto, considerano "un’ingiustizia manifesta e un ostacolo alla libertà d’impresa" la richiesta milionaria avanzata in tribunale dalla multinazionale.

Cosa prevedeva il progetto

Ricostruendo i fatti, l’azienda americana avrebbe dovuto sbarcare in città con un suo negozio proprio nella centralissima piazza del Duomo, all’ombra della cupola del Brunelleschi. Era già tutto pronto e McDonald’s - anche per evitare possibili polemiche - si era anche detto disponibile ad andare contro la sua filosofia realizzando non un fast food, bensì un vero e proprio ristorante comprensivo di camerieri, servizio ai tavoli e niente casse con le gigantografie dei panini. Non solo. Ci sarebbe anche stata una libreria per bambini con iniziative culturali. Apriti cielo. Dopo il no via social del sindaco Nardella - "Sono contrario a un’apertura non coerente con la battaglia che da anni conduciamo contro fast food e mini market per la tutela della tradizione e dell'identità della città", così Nardella - i cittadini si erano adoperati aprendo una prima petizione denominata “No al McDonald in Piazza Duomo a Firenze”, che subito aveva riscontrato un enorme successo.

I firmatari: "Proteggiamo Firenze e la sua storia". Alla fine, dopo l’opposizione ufficiale di Nardella in Consiglio comunale, a luglio la commissione Unesco di Palazzo Vecchio aveva espresso il No definitivo al progetto. Decisione, quest’ultima, contestata dall’azienda che aveva presentato ricorso al Tar locale con annessa richiesta di risarcimento.

Da qui la seconda petizione, con i cittadini fiorentini che ora si stringono idealmente attorno al proprio sindaco in questa dura guerra legale: "Proteggiamo la storica piazza del Duomo dall'arco giallo e dal suo appetito insaziabile - è il loro grido di battaglia - e proteggiamo il patrimonio del centro storico di questa magnifica città che è Firenze!".