E' esploso in mattinata a Firenze una bomba posizionata davanti alla sede di una libreria che fa riferimento al movimento politico di estrema destra Casapound, in via Leonardo da Vinci, poco lontano dal centro storico. Gli agenti della Digos, impegnati com'è ovvio che sia (soprattutto in questi periodi di tensione terroristica che stanno avvolgendo tutta l'Unione Europea) a garantire sicurezza e incolumità ai cittadini, hanno notato, verso le 5 di stamattina, un pacco sospetto antistante la libreria Bargello.

Un artificiere ferito

In particolare, durante la ronda di turno, avvicinandosi, hanno scoperto si trattasse di un ordigno di matrice quasi sicuramente politica, così come ritengono gli investigatori dalle loro prime indagini effettuate sul campo.

Uno degli artificieri, tempestivamente giunti sul luogo, è rimasto ferito dallo scoppio della bomba attuato nel tentativo di disinnescarla. Attualmente è ricoverato all'ospedale Careggi, non è in pericolo di vita, ha già subito un intervento alla mano e rischia di perdere inoltre un occhio.

Le reazioni al presunto attentato politico

L'ordigno, formato da materiale esplosivo con all'interno parti metalliche e collegato con fili elettrici ad un timer, si ritiene collegato ad un movente di natura politica, così come affermato dagli agenti di polizia e come appare ovvio pensare, vista la posizione del suo ritrovamento. Gli abitanti del luogo, sentendo un grosso boato, hanno inizialmente creduto fosse un terremoto e solo successivamente hanno potuto rendersi conto di cosa si trattasse.

Il sindaco condanna a gran voce i mandanti del gesto e si pone obiettivo di fare giustizia. A tal proposito stanno già indagando gli agenti della polizia e della Digos. Anche l'arcivescovo condanna il gesto con parole dure, associandosi in linea di pensiero con quanto espresso dal sindaco Nardella. Iannone, uno dei maggiori esponenti del movimento politico Casapound, non tarda nel farsi sentire e afferma "Terzo attentato in un anno", chiede un preciso intervento dello stato che possa proteggere la libertà di opinione e dichiara forte solidarietà all'artificiere rimasto ferito.