Una protesta emblematica quella del sindaco di un Comune della città metropolitana di Genova. Una protesta contro gli spot del governo, come quello del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha inaugurato una nuova Scuola antisismica costruita a Bagnolo Piemonte, in provincia di Cuneo.

Lui si chiama, Antonio Bigotti ed è il primo cittadino di Savignone. Dopo la tragedia del terremoto nel Centro Italia, il sindaco di Savignone ha provveduto a far controllare le scuole ai tecnici in modo da assicurarsi che le strutture edilizie non comportassero rischi nè per gli studenti, nè per il personale scolastico che ci lavora.

Risultato? I plessi scolastici avrebbero bisogno di una risistemata per evitare guai grossi. Il problema è sempre il solito, mancano i soldi.

Ultime news scuola, mercoledì 14 settembre 2016: sindaco Savignone contro Matteo Renzi

Sappiamo bene come la legge, in Italia, affidi la manutenzione degli edifici scolastici al Comune di appartenenza ma come ribadito da Antonio Bigotti, 'senza l'aiuto dello Stato non è possibile effettuare questi lavori'.

E allora il primo cittadino di Savignone si chiede che senso abbia inaugurare un complesso antisismico costruito in una zona a basso rischio sismico come Bagnolo Piemonte. Eppure il premier Renzi non ha mancato di presenziare all'evento con sorrisi, foto e con tanto di cerimonia per il taglio del nastro.

Il progetto della scuola di Bagnolo Piemonte, del resto, è stato finanziato con i fondi sbloccati più di 2 anni fa, 'nel marzo 2014 da Delrio'.

Sindaco Savignone tiene chiusa la scuola per protesta contro Matteo Renzi e lo Stato che non dà i soldi

E' chiaro che inaugurare in questi giorni una scuola antisismica rappresenta uno spot importante dal punto di vista elettorale, soprattutto perchè si può recuperare qualche punto percentuale in più nei sondaggi: non dimentichiamoci che ci troviamo in pieno avvio di anno scolastico e come il ricordo di quanto accaduto ad Amatrice, purtroppo, è ancora vivo.Il sindaco di Savignone, di fronte all'impossibilità di ottenere i finanziamenti per la sua scuola e di fronte soprattutto agli spot governativi poco distanti dal punto di vista geografico, ha deciso di tenere chiusi i cancelli dell'istituto e di rinviare a domani l'inizio dell'anno scolastico. Antonio Bigotti ha spiegato la propria decisione in una lettera inviata ai genitori all'interno della quale si pregava le famiglie di comprendere la misura di questa protesta e di condividerla.