Mancano ormai meno di 24 di ore alla prima fase di collocazione dei nuovi BTp Italia aprile 2014, con la giornata di domani, lunedì 14 aprile, riservata al mercato Retail; questa prima fase durerà 48 ore, mentre il 17 aprile 2014 saranno gli investitori istituzionali a poter sottoscrivere la nuova emissione di BTp Italia 2014.



Detto della collocazione, ampiamente nota sin da quando il direttore del debito pubblico Maria Cannata ha presentato le caratteristiche dell’emissione di aprile dei BTp Italia (quella che inizierà a partire da domani sarà la sesta), a tenere banco in queste ore è il dibattito circa la reale convenienza all’acquisto dei BTp Italia aprile 2014.

Cerchiamo di dare risposta a questa domanda comunicandovi il tasso minimo garantito e parametrando il potenziale rendimento dei BTp Italia aprile 2014 con quello assicurato da altre tipologie di investimento, in primis i conti deposito.

BTp Italia aprile 2014: rendimento, tasso minimo garantito, tasso cedolare annuo e confronto con conti deposito



Per quel che concerne il rendimento dei BTp Italia aprile 2014, bisogna innanzitutto considerare una particolarità che distingue questa nuova emissione, ovvero sia la durata, passata da 4 a 6 anni; in termini di rendimento la cosa ha un impatto evidentemente importante, considerato in particolare come la differenza tra un BTp Italia a 4 anni e i nuovi BTp Italia aprile 2014 a 6 anni si aggiri attorno ai 60 punti base.



Al di là dell’elemento legato alla durata, un altro carattere da dover tenere in conto è certamente quello legato al tasso minimo garantito, che il Mef ha provveduto a comunicare nella serata di venerdì 11 aprile: ‘Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica l’emissione del BTp Italia - indicizzato all’inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi - Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi) - con godimento 23 aprile 2014 e scadenza 23 aprile 2020 - si legge sul comunicato diffuso dal Mef - L’emissione avrà luogo mediante la raccolta di ordini d’acquisto degli investitori sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Banca IMI S.p.A. e UniCredit S.p.A. dal 14 al 17 aprile 2014, salvo chiusura anticipata.



Il tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito è pari a 1,65%. Il tasso cedolare (reale) annuo definitivo sarà fissato al termine del periodo di raccolta degli ordini e non potrà essere inferiore al tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito’.



Il tasso minimo garantito per i nuovi BTp Italia aprile 2014 è stato dunque fissato all’1,65%, quota che rispecchia ampiamente le previsioni stilate alla vigilia; un tasso dell’1,65% in combinato al fatto che, come noto, i BTp Italia sono indicizzati all’inflazione italiana (e dunque protetti dalla perdita di potere di acquisto della moneta) rende l’investimento interessante per non dire conveniente.



La convenienza all’acquisto dei BTp Italia aprile 2014 emerge anche da un rapido confronto con alcuni conti deposito vincolati, come ad esempio quelli messi a disposizione da CheBanca! e Fineco, entrambe allineate nell’offrire alla clientela rendimenti del 2% lordo su somme vincolate a 12 mesi.



Per effettuare un reale confronto con i BTp Italia aprile 2014 dovremmo conoscere il tasso cedolare (reale) annuo definitivo, che come sottolineato pocanzi non è ancora stato comunicato; se anche in questo caso le previsioni della vigilia dovessero essere tuttavia confermate (si parla in particolare di un 2,15% netto) ci sarebbero pochi dubbi circa la maggiore convenienza all’acquisto dei BTp Italia aprile 2014 rispetto a numerose tipologie di conti deposito.



Un’ulteriore elemento che gioca a favore dei BTp Italia aprile 2014 è connesso al regime di tassazione, fisso al 12,50% e rimasto invariato nonostante l’incremento voluto da Renzi per le altre tipologie di rendite finanziarie (entro luglio si passerà infatti dal 20 al 26%).



Oltre a rammentarvi che il taglio minimo acquistabile ammonta a 1000 euro e multipli, ricordiamo, come del resto riportato dallo stesso comunicato diffuso dal Mef, che sul ‘sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono presenti tutti i documenti che illustrano sia le modalità di collocamento e distribuzione del titolo che le modalità di calcolo della cedola e della rivalutazione del capitale’.