L'Istat recentemente (alla fine dello scorso anno), ha reso pubblicii dati sulla situazione pensionistica italiana. Le informazioni raccolte hannopalesato che i pensionati corrispondenti alla fascia di reddito più alta (menodi un milione di persone in tuttaItalia) gravano sulla spesa pensionistica quasi quanto quelli corrispondentialla fascia con reddito più basso (che sono più di sette milioni in tutta Italia. Praticamente la metà dei pensionatidel territorio nazionale non raggiunge la quota di € 1000 mensili). Chi ha unapensione alta percepisce circa € 3000 ( o più) in assegni, e rientra nei 45miliardi di euro che vengono sborsati per le pensioni (sono chiamateinfatti "le pensioni d'oro"), contro i 51miliardi di euro erogati a favore di tutti quegli italiani che percepisconouna pensione di valore inferiore a € 1000.

In sostanza un milione di personevale (in termini di spesa) quanto sette milioni. Il dislivello è chiaramentenotevole.

Tra la classe dei pensionati chepercepiscono il minimo e quella dei "super pensionati", ci stanno poi circa 6 milioni di persone che ricevono dipensione una cifra contenuta tra le €1000 e le € 2000 al mese, e unafetta di circa 2 milioni che prendonotra le € 2000 e le € 3000. In totalela schiera degli italiani in pensione è formata complessivamente da circa 16 milioni di persone.

Le cifre di cui stiamo parlandosono di riferimento all'anno 2011, ma anche mettendo in conto che possano aversubito delle variazioni, le statistiche restano comunque pressoché vicine allasituazione sopra descritta.

Tra l'altro compare il netto contrasto di percentuale tra uomini e donne.Le donne infatti costituiscono una fetta che corrisponde a meno del 30% dei pensionati con assegni per € 3000 al mese.