L'Europa critica direttamente lePensioni minime italiane e soprattutto come lo Stato non lotti contro lapovertà. In particolare si rimprovera l'ammontare inadeguato degli assegni, e l'incapacitàdel legislatore di concedere alle persone anziane un tenore di vita simile allealtre categorie sociali.

Nel rapporto del Comitatoper i diritti sociali del Consiglio d'Europa sono riportati con questoordine i punti violati della Cartasociale europea da parte del nostro paese. Lo studio è stato condotto dalgennaio 2008 al dicembre 2011 ed in quel periodo di osservazione, il nostro paese era sotto la XVIlegislatura.

Esclusione sociale

Questo è il termine adoperato dalcomitato per i diritti sociali, insomma non si lascia spazio ad equivoci inItalia le pensioni minime sono causa di esclusione sociale per gli anziani. Lamedia della popolazione italiana ha un reddito tale da rendere troppo basso unassegno da circa 500 euro/mese, e proprio per questa disparità un anziano nonha oggi la stessa qualità di vita della media della popolazione nazionale, comeprescritto nella carta sociale europea.

Non si lotta la povertà

In Europa tengono sotto controllo l'operato del nostro parlamento, e non mancano l'occasione disottolineare l'incapacità del legislatore di combattere la disparità sociale.La lotta alla povertà in Italia è inesistente, ed a fare da contorno nonmancano le critiche alla prevenzione degli incidenti sul lavoro.

La Carta sociale europea è untrattato firmato nel 1961 a Torino ed è inserito nella struttura legislativacomunitaria e fa parte dei trattati fondamentali, che ogni paese accetta peraderire alla comunità europea.

A dispetto della storia italiana del documento, non è la prima volta che il nostro paese è accusato di non rispettare le regolebase di questo trattato.

Infatti nel 2009 il rapporto precedente sottolineava, come oggi, che il governo non aveva provato che le misure adottate fosseroadeguate. Oggi, a parte il dejà vu, il documento cita la sicurezza sul lavoro ela pochissima efficacia del trasferimento alle classi meno agiate.

La povertà nel nostro paese è ilvero indicatore che cresce dall'inizio della crisi.

E questa nuova nota europeanon è che la prova di un sentore diffuso e chiaro nel paese. L'equità sociale èun baluardo delle democrazie moderne e soprattutto in Italia dove lasolidarietà fa parte della Costituzione. Ci resta la speranza che tra 5 anni il rapporto cambi direzione.