Londra, da sempre famosa per essere diventata il centro finanziario del mondo, è in questi giorni al centro di un dibattito che la vede opporsi all'Unione Europa. Il tema in questione sono i bonus elargiti dagli istituti di credito ai propri manager e banchieri. Gli analisti hanno calcolato per il 2013 somme di bonus erogati a beneficio dei numero uno di banche come HSBC, Barclays, Lloyds e Royal Bank of Scotland per un totale approssimativo di 2,6 miliardi di sterline per banca. Nel caso concreto del colosso europeo HSBC, l'anno scorso circa 200 persone hanno guadagnato più di un milione di sterline in bonus.

Per questo, lavorare a Londra è diventata l'ambizione numero uno tra la maggior parte degli operatori in campo finanziario. Con l'accordo Basilea III sulla vigilanza bancaria realizzato dall'Unione Europea, la commissione  intende abbassare il tetto massimo dei bonus al 100% e porre fine ad un'era di folli ed ingiustificati bonus.

La popolazione dei lavoratori della City di Londra non è d'accordo ed escogita un sotterfugio per aumentare i bonus dei manager fino al 700%. Questa nuova tecnica consiste nell'elargire migliaia di sterline in azioni ai manager evitando così il tetto massimo. Nell'accordo sono previsti anche nuovi criteri patrimoniali per garantire i capitali sufficienti alle banche e scongiurare così il ripresentarsi della necessità di ricapitalizzazione a scapito dei contribuenti. Sorge spontanea la domanda: qual è allora il giusto stipendio per i dipendenti di questi colossi finanziari?