La disoccupazione in Italia continua a crescere, così come i consumi sono al palo. Questo perché il potere d'acquisto delle famiglie si è ridotto all'osso con i pensionati che sono i primi a pagare dazio da questo punto di vista. Dagli ultimissimi dati dell'Istituto Nazionale di Statistica, infatti, emerge che in Italia il 42,6% dei pensionati prende meno di mille euro al mese, il che significa che arrivare alla fine del mese è sempre più difficile.

In base ai dati del 2012 e del 2013 sui consumi, ed alle previsioni del 2014, l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima che nel triennio i consumi faranno registrare una caduta del 9,5% che equivale ad un crollo degli acquisti pari a ben 67,8 miliardi di euro.

Di riflesso Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, che sono rispettivamente i presidenti di Adusbef e Federconsumatori, auspicano che il Governo italiano, oltre a dare 80 euro in più in busta paga ai lavoratori dipendenti, non si dimentichi dei pensionati in difficoltà attraverso la messa a punto di sgravi fiscali.

Il Codacons a sua volta sottolinea come sotto i 1.000 euro i pensionati siano oltre sette milioni, e come sia necessario che nell'ambito della spending review il Governo guidato dal Premier Matteo Renzi eviti di intaccare i diritti acquisiti sulle pensioni a partire dalle prestazioni di invalidità e di reversibilità. Questo perché secondo l'Associazione i redditi sui cui inasprire la tassazione devono essere quelli dei pensionati d'oro, ovverosia quelli sopra i 75 mila euro netti l'anno.