Mentre le notizie sui consumi vedono qualche bagliore di speranza, è il campo del lavoro a proseguire su di una china preoccupante. Secondo i dati forniti oggi dall'Istat e dalla Commissione UE, le previsioni sulla disoccupazione sono in peggioramento. Per questo motivo l'organismo internazionale europeo torna a fare pressioni sul Governo, affinché si possano effettuare degli interventi legislativi utili ad un netto cambio di direzione.

Dati in peggioramento rispetto alle aspettative

I dati sulla disoccupazione nel 2014 si fermavano al 12,6% nel mese di febbraio, ma toccano un nuovo record negativo in marzo, attestandosi al 12,8%.

Purtroppo la situazione non è destinata a migliorare nel breve periodo, visto che per tutto il 2015 la disoccupazione è destinata a restare stabile, con una previsione al 12,5%.

I problemi nel campo del lavoro sperimentati dal Bel Paese restano quelli noti. Difficoltà per i giovani a inserirsi (la disoccupazione giovanile presenta tassi drammatici), problemi legati al rischio di precarizzazione per chi è già occupato e basse probabilità di ricollocamento per coloro che perdono l'occupazione in prossimità del pensionamento, ma senza aver ancora maturato tutti i requisiti.

L'Ue in controtendenza

Completamente opposta la situazione per la media dell'eurozona, dove le condizioni per chi cerca lavoro miglioreranno più di quanto non si fosse stimato in precedenza.

La media della disoccupazione UE è prevista ad un tasso dell'11,8% nel 2014 e dell'11,4 nel 2015.

In Italia non ci resta che sperare in un graduale recupero dei livelli europei, anche se stante la situazione e a meno di inaspettati quanto efficaci interventi governativi, potrebbero volerci molti anni.