Dopo il via libera alla manovra di prepensionamento degli statali, voluta tenacemente dalla Ministra alla Pubblica Amministrazione Maria Anna Madia, con oltre 20.000 dipendenti che dovrebbero fruire delle norme vigenti prima dell'entrata in vigore della riforma Monti-Fornero, adesso potrebbero esserci importanti novità anche nel settore privato in merito ai pensionamenti. Il prepensionamento degli statali, però, sarà limitato ai soli esuberi e nessuno dei 20 mila interessati verrà sostituito.

Le novità arrivano anche per i privati

Le novità arrivano da alcune esternazioni del presidente della Commissione Lavoro alla Camera, on.

Cesare Damiano, il quale in più occasioni, a proposito di pensionamenti, ha fatto sentire la sua voce, sostenendo che "un sistema previdenziale uniforme come quello italiano non possa permettersi l'adozione di due pesi e due misure." In tale ottica, cercando di dare una chiave di interpretazione del suo pensiero, si potrebbero aprire interessanti scenari anche per i lavoratori privati, in particolare per quelli precoci e quelli addetti ai lavori usuranti.

Tale categoria di lavoratori da sempre chiede il riconoscimento del loro status, pertanto confidano che finalmente si possa giungere anche alla definitiva soluzione del loro problema attraverso un'estensione della manovra prevista per il pubblico impiego al settore dei lavoratori impegnati nell'ambito privato.

Cos'è l'APA? A chi interessa?

Sempre sul versante delle proposte pensionistiche c'è da registrare ancora la contrastataproposta APA, (Assegno pensionistico anticipato), del Ministro al Lavoro Giuliano Poletti. Proposta di prepensionamento rivolta sia agli statali sia ai dipendenti privati e che consisterebbe nella possibilità di accedere alla pensione anticipata, con una quota a carico dello Stato e con un'altra dell'Inps, ricevendo un assegno pari alla pensione maturata, da restituire, come se fosse un vero e proprio prestito, quando il lavoratore potrà accedere alla pensione avendo raggiunto tutti i requisiti necessari previsti dalla riforma Fornero.

Ma anche per gli esodati il ministro Poletti ha annunciato importanti passi in avanti: "Siamo in ritardo e questo significa che bisogna correre. Dobbiamo decidere e ciò significa assumersi più rischio ma non possiamo che fare così per recuperare il gap accumulato. Abbiamo davanti un periodo di ascolto, alla fine faremo una sintesi di quello che è emerso e prenderemo le decisioni".

Quindi, come si vede, attorno al clima delle Pensioni il dibattito è sempre vivo e scottante. Lo seguiremo e vi aggiorneremo appena vi saranno novità concrete.