La nostra epoca moderna è caratterizzata da un sempre più maggiore uso dei social network. Tutti, ma proprio tutti, ormai, utilizzano i vari face book, twitter, instagram, skype ecc., per rimanere in contatto con amici e parenti vari. Dai calciatori, che postano foto di festeggiamenti o vacanze, a politici, attori, vip e tanti altri,fino alla gente normale, tutti uniti sotto l'idea di rimanere in contatto con il mondo.E la cosa è davvero molto bella, perché si può interagire con chiunque, soprattutto con il personaggio famoso che si è sempre sognato di incontrare.

Ora davvero è a due passi da noi. Ma quello che ci ha colpito in questi giorni è che anche il mondo della Scuola è ormai contagiato da questa social mania. Il ministero dell'istruzione in Italia, sta valutando se ammettere nelle scuole pubbliche italiane l'uso dei social, sia per docenti che per studenti. Una scelta davvero interessante questa, arrivata dopo molte importanti valutazioni. Si è valutato soprattutto l'esempio della Norvegia, che da tempo ha ammesso l'uso dei social a scuola. E il progetto va davvero alla grande, come spiega una professoressa norvegese, la signora Michaelsen, intervistata dal Corriere della Sera. La docente afferma come l'uso dei social nelle scuole, è davvero importante perché da un contatto diretto tra docenti e studenti e facilità questi ultimi nello svolgimento dei compiti.

Miur: social network per compiti e consigli

Infatti, soprattutto face book e twitter, sono fondamentali per gli studenti che svolgono i compiti a casa. Essi, in caso di difficoltà, possono chiedere consigli stesso agli insegnanti o agli amici, facilitando il compito ed aiutando i ragazzi in difficoltà A differenza di molti altri Paesi, dove spesso lo smartphone viene sequestrato perché induce l'alunno alla distrazione, in Norvegia il telefono e l'uso dei social sono benedetti, perché permettono di stimolare la curiosità dei ragazzi e ai docenti di essere in maggiore contatto con essi. Tra l'altro, lo stato norvegese, aiuta alla grande questo progetto, dotando i ragazzi o di un tablet o di un pc, davvero una cosa straordinaria. E in Italia, vedremo mai una cosa simile?