Gli insegnanti italiani non solo sono tra i meno pagati in Europa ma sono tra i più 'anziani': secondo l'ultimo rapporto Talis-Ocse, meno dell'un per cento dei docenti italiani ha un'età inferiore ai 30 anni e, per contro, siamo la nazione con il primato mondiale degli insegnanti con un'età compresa tra i 50 e i 59 anni e tra i primi anche per quanto riguarda gli ultrasessantenni.
Non si tratta, certamente, di record invidiabili e che non fanno altro che gettare lunghe ombre su quello che sarà il futuro della Scuola in Italia. Senza voler nulla togliere al grado di esperienza e alle capacità didattiche degli insegnanti 'anziani', è innegabile che occorre avviare al più presto un processo di ringiovanimento che, per'altro, sarebbe accolto favorevolmente da chi si sente logorato da tanti anni di insegnamento e vorrebbe godersi un pò di riposo.


L'età media dei docenti in Italia è di 51 anni, decisamente troppo alta, se consideriamo, per esempio, che l'età media delle Forze di Polizia è di 41: un dato particolarmente allarmante se teniamo conto che gli effetti della riforma Fornero devono ancora 'scatenarsi' (si finirà per andare in pensione a 67-68 anni).
E' quindi, necessario, fare qualcosa al più presto. Se è vero che l'ultimo concorso del 2012 ha 'premiato' 800 nuovi docenti con meno di 30 anni, è anche vero che molti di loro non hanno ancora ottenuto una cattedra e forse non l'avranno nemmeno per il prossimo anno scolastico.


Secondo Marcello Pacifico, leader del sindacato Anief, una delle soluzioni da adottare sarebbe quella dell'introduzione della figura del docente 'senior' (proposta del Miur di cui abbiamo parlato in questo articolo): per l'insegnante 'senior' sarebbe addirittura in previsione l'esonero dalle attività didattiche, il che potrebbe spalancare le porte alla disponibilità di nuovi posti.
Inoltre, alla scuola servirebbero almeno 60mila immissioni in ruolo anzichè le 32.500 avanzate dal Miur e qui si dovrebbe riaprire lo 'storico' dibattito sullo scontro con la politica del Ministero dell'Economia.
Marcello Pacifico conclude con una considerazione interessante: lo svecchiamento dell'ordine dei docenti potrebbe diventare, a breve, una 'costrizione' per lo Stato visto che la Corte Europea è più che mai decisa ad 'ordinare' l'assunzione dei 140mila precari italiani.