I più attenti ai movimenti e alle proposte sindacali formulate al governo in tema di rinnovo di contratto economico, ricorderanno sicuramente le due iniziative sottoscritte all'Aran che riguardano le ipotesi di CCNL, sia per quanto riguarda il reperimento delle risorse da destinare alle posizioni stipendiali, sia per il riconoscimento dell'emolumento una tantum (con carattere stipendiale) da riconoscere al personale Ata della Scuola.
Quel giorno, davanti al presidente dell'Aran, dottor Sergio Gasparrini, tutte le più importanti rappresentanze sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Confsal, Cgu-Cisal, Cisl Scuola, Uil Scuola, Confsal Snals e Gilda Unams) firmarono l'intesa sugli scatti di anzianità 2012 del personale della scuola e sulle posizioni economiche del personale Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi).
Come forse ricorderete, l’accordo non venne sottoscritto in toto dalla Flc-Cgil, che firmò solo la parte dell’intesa relativa al personale Ata.


Miur, scuola, scatti di anzianità 2012 e una tantum personale Ata

Ebbene, a distanza di più di 40 giorni da quell'accordo, il Governo non ha ancora esaminato i testi 'per quanto di sua competenza' come viene denunciato dal presidente dell'Anquap, Giorgio Germani. Anzi, a dirla tutta, secondo quanto disposto dal Decreto Legge n. 3/2014 convertito con modificazioni dalla Legge 41/2014, la sessione negoziale avrebbe dovuto concludersi già entro il 30 giugno scorso.
Eppure il ministro del'Istruzione, Stefania Giannini, quel giorno aveva espresso tutta la propria soddisfazione per il raggiungimento dell'accordo: 'Con l’accordo si scongiura definitivamente la possibilità che il personale debba restituire, a causa di un pasticcio burocratico ereditato dal passato, somme già percepite. - disse il responsabile del Miur - Il governo ha dunque mantenuto uno dei primi impegni presi dopo il suo insediamento.'


Last famous words...le ultime parole famose, potremmo dire. Perchè, in realtà, l'impegno sembra essere andato a farsi benedire a giudicare da questo colpevole ritardo che finisce per penalizzare ulteriormente dal punto di vista delle retribuzioni tutto il personale dei docenti e quello ausiliario (Ata).
Giorgio Germani ha concluso il suo comunicato con una dichiarazione emblematica che si commenta da sola: 'La politica pretende efficienza, puntualità e produttività dai pubblici dipendenti, ma non può dirsi che dia il buon esempio'.