Giungono importanti novità in merito alla pensione anticipata 2014: l’iter di conversione della riforma della PA in legge prosegue senza soluzione di continuità e lo stesso discorso vale anche per i micro provvedimenti contenuti al suo interno. Tra questi rientra certamente quello sui prepensionamenti e sul pensionamento d’ufficio, in merito al quale bisogna dar conto di un’importante novità contenuta in un emendamento presentato dal relatore Emanuele Fiano (PD). Per il momento rimane invece confermata la norma che prevede una pensione anticipata 2014 fissata a 62 anni senza penalizzazioni purchè si siano già i maturati i requisiti d’accesso alla stessa pensione anticipata.

Cerchiamo adesso di fare il punto della situazione, riepilogando i requisiti attualmente previsti dall’Inps per la fruizione della pensione anticipata 2014 ed esponendo in breve quali novità potrebbero emergere sull’istituto in seguito alla manovra sui prepensionamenti e alla ratifica della riforma PA.

Pensione anticipata 2014, riforma PA e manovra sui prepensionamenti potrebbero riscrivere l’istituto: ecco gli attuali requisiti dettati dall’INPS



Come accennato in apertura, la riforma della PA e la manovra sui prepensionamenti potrebbero riscrivere l’istituto della pensione anticipata 2014: in considerazione di ciò riteniamo opportuno riepilogare brevemente quale sia lo scopo dello strumento e quali siano gli attuali requisiti d’accesso dettati dall’INPS. E’ lo stesso portale online dell’ente a sottolineare come vada inteso l’istituto della pensione anticipata 2014: si tratta di ‘una prestazione economica a domanda, erogata ai lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (AGO) ed alle forme sostitutive, esonerative ed integrative, la cui pensione è liquidata con il sistema di calcolo retributivo, misto o contributivo’. Per quel che concerne gli attuali requisiti dettati dall’INPS - fermo restando il dettaglio normativo rinvenibile sullo stesso portale online dell’ente previdenziale - alle donne servono 41 anni e 6 mesi di contributi mentre i colleghi uomini necessitano di 42 anni e 6 mesi di contribuzione.

Pensione anticipata 2014, riforma PA e prepensionamenti: ecco gli scenari futuri



Come ribadito più volte, l’istituto della pensione anticipata 2014 potrebbe essere rivisto in seguito alla ratifica della riforma della PA e all’approvazione della manovra sui prepensionamenti. Di fatti, è proprio la riforma della PA a prevedere, per dipendenti pubblici, privati e autonomi la possibilità di adire al prepensionamento raggiunti i 62 anni d’età senza penalizzazioni a patto però che siano già stati maturati i requisiti richiesti per l’accesso alla pensione anticipata 2014. La stessa riforma della PA prevede poi l’abolizione del trattenimento in servizio e dà vita ad un nuovo istituto, il pensionamento d’ufficio: sarà l’Amministrazione a decidere quando risolvere il contratto di lavoro, il tutto comunque non prima che il dipendente abbia completato il periodo di servizio richiesto e mai prima dei 62 anni d’età. Il limite dei 62 anni era stata spostato sino a 65 per professori universitari e medici, ma un emendamento presentato ieri a firma del relatore Emanuele Fiano (PD) ha spostato l’asticella sino a quota 68 anni per gli stessi professori universitari e per i primari (per i medici ospedalieri rimane invece quota 65). La ratifica della riforma della PA con annessa approvazione della manovra su prepensionamenti e pensionamenti d’ufficio potrebbe dunque riscrivere l’istituto della pensione anticipata 2014, ma tutto dipenderà da stasera, quando alle ore 23.00 scatterà il voto di fiducia chiesto dal governo in riferimento alla stessa riforma della PA. Per il momento la fiducia non sembra a rischio ma urge attendere. E Voi che cosa ne pensate? Siete favorevoli a quanto previsto dalla riforma della PA? Come giudicate l’incremento sino ai 68 anni per primari e docenti universitari? Dateci il vostro giudizio commentando l’articolo!