Nuovo intervento di Cesare Damiano, del Pd, dopo l'approvazione in Aula alla Camera dei Deputati, presieduta da Laura Boldrini, del decreto Pa che ha in parte modificato la riforma Pensioni Fornero in relazione alla pensione anticipata di lavoratori precoci o sottoposti a lavori usuranti e alle pensioni degli insegnanti Quota 96 scuola, oltre che al prepensionamento dei lavoratori statali, con pensionamento d'ufficio anche per medici e professori universitari.

Riforma pensioni Pa, pensione anticipata, Quota 96 scuola, nuovo intervento Damiano (Pd)

"La soluzione per le pensioni Quota 96 scuola degli insegnanti e la cancellazione delle penalizzazioni per chi va in pensione di anzianità prima dei 62 anni - ha dichiarato il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Cesare Damiano - sono andate in porto alla Camera dei deputati con il voto di fiducia sul decreto Pa".

"Se il Governo Renzi ha chiesto la fiducia al Parlamento su un testo - ha detto il parlamentare del Partito democratico parlando del decreto di riforma Pa e pensioni 2014 - i suoi ministri non possono farsi venire i dubbi successivamente cedendo ancora una volta - ha sottolineato l'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del Governo Prodi - alle pressione dei tecnici o dei commissari. Spetta alla politica - ha proseguito Damiano - decidere le priorità di spesa. Alla politica - ha aggiunto ancora il presidente della commissione Lavoro della Camera - si chiede coerenza e questi problemi aspettano da tempo di essere risolti. Nel primo caso - spiega riferendosi agli errori della riforma pensioni Fornero sulle pensioni Quota 96 scuola - si tratta di porre rimedio ad un errore, nel secondo caso - dice sulle penalizzazioni sulla pensione anticipata di lavoratori precoci o sottoposti a lavori usuranti - di cancellare un'inutile vessazione a carico di chi, suo malgrado, ha dovuto andare al lavoro a partire dall'età di 15 anni, i cosiddetti lavoratori precoci.

Se il Senato cambia il testo - ha detto Damiano (Pd) - il decreto Pa torna alla Camera, avanti di questo passo scadrà il tempo per la sua conversione. Sarebbe preferibile - ha concluso il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - un miglior coordinamento nel Governo Renzi - altrimenti si creano nuove situazioni di conflitto nel Parlamento e con i cittadini".

Riforma pensioni Pa 2014: contributo di solidarietà, ultime novità dalla Sicilia

Intanto, a proposito di riforma pensioni e riforma della Pubblica amministrazione, le ultime novità arrivano dalla Sicilia, dove l'Ars ha varato la norma presentata dalla giunta regionale guidata dal presidente Rosario Crocetta che prevede il prelievo di un contributo di solidarietà da applicare ai pensionati della Regione siciliana e degli enti collegati.

Il prelievo di solidarietà verrà applicato in Sicilia a due fasce di pensioni non previste dal decreto nazionale: per le pensioni che vanno dai 50 ai 65 mila euro il contributo sarà del 5%; per la fascia dai 65 mila ai 91 mila sarà del 5,5%. Dai 91 mila in poi si applicheranno le quote di prelievo già previste dal decreto del Governo Renzi. Praticamente in Sicilia il contributo di solidarietà sulle pensioni verrà applicato già a partire dalle pensioni che ammontano a 50 mila euro annue, mentre in tutte altre regioni d'Italia scatterà solo dopo i 91 mila euro. Intanto, è stato ritirato il piano di pensione anticipata dei dipendenti regionali in Sicilia, che prevedeva la possibilità di andare in pensione secondo i requisiti previsti prima della riforma pensioni Fornero, per mancanza di coperture finanziarie.