La mobilità ferroviaria entra in stato di allerta per il weekend del 12 e 13 luglio a causa della proclamazione di uno sciopero da parte dei principali sindacati dei ferrovieri, riuniti sotto le sigle Usb, Cub e Cat. Le ripercussioni potrebbero mettere in difficoltà i viaggiatori che hanno deciso di approfittare del fine settimana per passare del tempo fuori da casa. L'unica eccezione è rappresentata dai treni a lunga percorrenza Italo e Freccia Rossa.

Orari, modalità dello sciopero e convoglio confermati

Le principali linee ferroviarie si fermeranno a partire da sabato 12 luglio alle ore 21.00.

Lo sciopero durerà 24 ore (si protrarrà quindi fino alle 21.00 del 13 luglio) e riguarderà tanto le Ferrovie dello Stato quanto la linea Trenord. Per quest'ultimo si consiglia di consultare il sito trenord.it prima di recarsi in stazione.

Dato che lo sciopero cade durante giorni festivi, non risultano particolari fasce di garanzia previste. Le ferrovie avvisano pertanto i propri utenti che i treni potranno subire variazioni, ritardi anche consistenti e cancellazioni. Sul sito di Trenitalia è disponibile un'apposita sezione denominata "in caso di sciopero", dalla quale è possibile consultare i treni effettivamente disponibili alla partenza. Unica consolazione: restano confermati gli orari e l'effettivo funzionamento dei convogli ad alta velocità, sia per quanto riguarda i Freccia Rossa di Trenitalia che per i convogli Italo di NTV.

Le motivazioni della protesta e dello sciopero

Le 24 ore di protesta sono state indette per chiedere formalmente un intervento del Governo sui lavori usuranti e sulle modalità di accesso al pensionamento dei ferrovieri. In gioco vi è la richiesta di abolizione delle nuove regole venutesi a creare con la Riforma Fornero.

Inoltre, i sindacati chiedono anche il reintegro dei lavoratori che sono stati licenziati a causa della loro attività a difesa dei colleghi e considerano come fondamentale la revisione degli orari e delle modalità di impiego previste dal contratto nazionale, soprattutto per quanto riguarda la disposizione dei riposi. Infine viene sottolineata la necessità di un riordino normativo del settore.