programmi, le competenze, l'autonomia scolastica e i docenti: secondo le prime indiscrezioni, dovrebbero essere questi i punti che saranno protagonisti del 'progetto solido' annunciato alcune settimane fa dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini e che verrà illustrato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, venerdì prossimo 29 agosto.
A partire dal mese di settembre, si aprirà poi un confronto tra insegnanti, famiglie e cittadini per arrivare alla soluzione dei più importanti problemi della Scuola, attraverso un sostanzioso investimento (almeno secondo quanto promesso dal premier) di un miliardo di euro che verrà ratificato nella prossima Legge di Stabilità.
Sappiamo come Matteo Renzi abbia tenuto sempre in grande considerazione l'opinione popolare e la sua intenzione, dunque, sarebbe quindi quella di ascoltare l'opinione di chi la scuola la vive giorno per giorno, a cominciare dagli insegnanti, dagli studenti e dai genitori. Questo dibattito, così come viene riportato dall'agenzia di stampa Ansa, potrà dilungarsi anche di un paio di mesi, rimandando quindi l'attuazione di riforme strutturali della scuola al 2015.


Miur, scuola, piano Giannini-Renzi: orario di lavoro dei docenti, il punto chiave 

Uno dei nodi più difficili da sciogliere sarà quello relativo agli orari di lavoro dei docenti, già oberati di impegni extra che vengono svolti fuori delle aule scolastiche: è questa forse la mediazione più difficile, perchè il Miur starebbe spingendo sempre di più verso il concetto di scuola aperta fino alle 22.
Un possibile spiraglio alla 'trattativa' (chiamiamola così) potrebbe essere rappresentato dal 'miliardo' promesso come stanziamento di risorse da destinare al settore dell'Istruzione: a differenza di ciò che è avvenuto in passato, quando le riforme venivano fatte a costo zero (o molto più frequentemente tagliando addirittura le spese e i fondi), questa volta i soldi ci dovrebbero essere e sarebbe forse il momento che i sindacati si facessero avanti anche per il rinnovo del contratto.
Anche il concetto della formazione dei docenti, della valutazione degli Istituti, nonchè l'informatica nelle scuole primarie, come la rivalutazione della geografia, della musica e della storia dell'arte dovrebbero essere altri punti che riguarderanno il progetto che prenderà il via il prossimo 29 agosto.
Una nota dolente, purtroppo, per concludere, riguarda i 'quota 96': nessuna voce in merito al provvedimento 'lampo' auspicato dopo la bocciatura dell'emendamento. Speriamo di essere smentiti e che il premier Renzi abbia intenzione, invece, di dare il via libera per il loro pensionamento, già fin troppo 'beffeggiato' per oltre due anni.