Continua a segnare temperature elevatissime il termometro del dibattito relativo a previdenza e Pensioni 2014: la pubblicazione in Gazzetta della riforma della PA ha in particolare riacceso la questione attinente le misure di pensione anticipata previste a vantaggio dei lavoratori statali, con i sindacati (in particolare la CGIL) a chiedere a gran voce l’estensione di tali provvedimenti anche ai dipendenti privati. Una delle categorie maggiormente interessate da una simile manovra sarebbe senz’altro quella dei lavoratori precoci, ma nonostante i numerosi appelli inviati Renzi non ha fornito alcuna risposta.

Il problema numero uno della manovra richiesta dai sindacati sarebbe quello costituito dalle coperture economiche, anche se l’INPS si è lasciato andare ad una timida apertura al riguardo; come ormai sottolineato da numerosi esponenti del governo Renzi e dallo stesso premier, ogni intervento strutturale attinente le pensioni 2014 verrà inserito all’interno della prossima Legge di Stabilità, un provvedimento che comunque non modificherà l’impianto della Legge Fornero. Nonostante le feroci critiche giunte in questi anni e il dubbio di incostituzionalità sollevato dalla Corte dei Conti ligure, resiste dunque il tessuto normativo di uno dei provvedimenti più controversi degli ultimi anni.  

Pensioni 2014, lavoratori precoci e pensione anticipata: CGIL chiede interventi, Renzi non risponde, Legge Fornero intoccabile

‘Non stiamo per niente sereni, mi pare che nel Governo Renzi siano un po’ confusi, per non dire di peggio’: a parlare in questi termini il Segretario generale dello Spi - CGIL Carla Cantone, che parlando di pensioni 2014 e pensione anticipata ha sottolineato come l’esecutivo guidato da Renzi dovrebbe provvedere ad estendere la norma sul pensionamento a 62 anni anche ai lavoratori privati, precoci compresi: ‘Ogni giorno a Palazzo Chigi - ha proseguito Carla Cantone parlando di pensione anticipata e lavoratori precoci - arrivano tre, quattromila cartoline indirizzate al premier Matteo Renzi. ‘C'e' posta per te', scriviamo al premier […] Ne abbiamo già raccolte più di un milione. Le invieremo a piccole dosi, fino al momento in cui viene approvata la Legge di Stabilità. Ma ancora non abbiamo ricevuto alcuna risposta da parte del Governo Renzi’. L’estensione a tutti i lavoratori, precoci compresi, delle misure di pensione anticipata previste dalla riforma della PA consentirebbe di risolvere numerosi ‘bug’ previdenziali causati dalla Legge Fornero, ma sino a questo momento il governo Renzi non ha lasciato trasparire la possibilità di un simile intervento. Troppo costosa una manovra del genere, troppo onerosa anche la misura studiata dal presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che vorrebbe il pensionamento per tutti fissato a quota 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Parlando di previdenza e pensioni 2014, tanto Renzi quanto il ministro Poletti hanno sottolineato che ogni intervento strutturale verrà inserito all’interno della Legge di Stabilità, un provvedimento che comunque non interverrà sulla Legge Fornero: in particolare Poletti ha evidenziato che l’età pensionabile fissata dal provvedimento dell’ex ministro a quota 67 anni non verrà toccata, ecco che per un numerose categorie lavorative (precoci in primis) una riforma della pensione anticipata diviene l’unica chance per affrontare serenamente il percorso di avvicinamento all’uscita dal lavoro. A questo punto vorremmo un Vostro parere: credete che il governo Renzi potrebbe riuscire ad estendere la manovra sul prepensionamento statali anche ai lavoratori privati o la ritenete un’ipotesi inverosimile? Credete che la vertenza dei lavoratori precoci potrebbe essere risolta dalla prossima Legge di Stabilità? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto!