Al ritorno dalla pausa estiva riprende con rinnovato vigore il dibattito relativo agli interventi previdenziali che il governo dovrà effettuare a margine della Legge di Stabilità di autunno: stando a quanto riportato da Repubblica, il ministro Padoan di concerto con INPS e Ragioneria di Stato starebbe effettuando le prime simulazioni in vista dell’introduzione di un contributo di solidarietà che andrà a colpire le Pensioni d’oro: il programma in via di definizione non prevedrebbe però alcuna modifica all’età pensionabile fissata dalla riforma Fornero a quota 67 anni, con ciò andando ad interessare, seppur indirettamente, il caso pensioni lavoratori precoci: a complicare il quadro il fatto che non dovrebbe essere effettuato alcun intervento in deroga a quanto previsto dalla stessa legge Fornero, scenario tutt’altro che ipotizzabile dopo le dichiarazioni rilasciate dal ministro del lavoro Poletti prima della pausa estiva.

In mancanza di interventi all’età pensionabile, per la risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci torna a ricoprire un ruolo fondamentale la manovra previdenziale che verrà effettata a margine della prossima legge di Stabilità: il quadro potrebbe però cambiare quando la Consulta fornirà il proprio parere in merito alla presunta incostituzionalità della stessa riforma Fornero.

Pensioni lavoratori precoci, per Padoan, INPS e Ragioneria quota 67 è intoccabile

Come spesso accaduto nel corso di questi ultime settimane, le più importanti novità attinenti il caso pensioni lavoratori precoci arrivano da provvedimenti che interessano indirettamente la categoria: il piano che Padoan, l’INPS e la Ragioneria di Stato starebbero stilando prevede che il contributo di solidarietà colpisca gli assegni al di sopra dei 3500 euro mensili e che venga impiegato per sostentare i lavoratori esodati. Nessun intervento è invece previsto a proposito dell’età pensionabile e delle statuizioni contenute nella riforma Fornero, con ciò contravvenendo, almeno in parte, alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Poletti prima della pausa estiva: ‘Faremo qualcosa anche in deroga alla riforma Fornero’. Per quel che concerne nello specifico il caso pensioni lavoratori precoci, mantenersi all’interno della via tracciata dalla riforma Fornero significa continuare a muoversi all’interno di un sistema insostenibile. Decisamente troppi i 67 anni previsti all’interno della riforma dell’ex ministra per chi ha iniziato a lavorare a 15 o 16 anni di età, ecco che torna di attualità la proposta formulata dal presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano (pensionamento a 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica) che sarà valutata prima della prossima Legge di Stabilità. L’ipotesi Damiano sconta però un peso economico eccessivo e stimato dall’INPS in oltre 40 miliardi di euro, una valutazione che lo stesso Damiano ha bollato come ‘eccessiva’. L’ex ministro è stato tra i pochi ad aver sottolineato come lo stralcio della norma che prevedeva la cancellazione della penalizzazioni previste per chi va in pensione a 62 anni sia stata una mossa sbagliata e controproducente: una simile statuizione avrebbe infatti tolto un pesante fardello proprio dalle spalle dei lavoratori precoci, che adesso si ritrovano a dover fare i conti con un sistema previdenziale inadeguato alle proprie esigenze. Le uniche speranze sono adesso riversate all’interno della Legge di Stabilità, un provvedimento nel quale il governo (come sottolineato anche da Padoan e Poletti) inserirà delle misure che risultino in grado di flessibilizzare l’uscita dal lavoro anticipandola laddove possibile. La riforma della pensione anticipata diventa dunque una delle poche vie percorribili per risolvere il caso pensioni lavoratori precoci, almeno sino a quando si continuerà a fare affidamento sulla riforma Fornero. A questo punto vorremmo un Vostro parere: giudicate verosimile l’ipotesi di introdurre un prelievo sulle pensioni d’oro? Credete che il governo rimarrà all’interno del sistema disegnato dalla riforma Fornero o che possa riuscire a muoversi al di fuori? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto!