Tra una settimana, probabilmente, avremo una risposta dal governo in merito alla delicata questione dei 'quota 96': in occasione della presentazione delle linee guida di riforma della scuola, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi dovrebbe fare il punto della situazione. Il punto chiave rimane sempre lo stesso: il parere dei tecnici ed in modo particolare della Ragioneria dello Stato.
L'ago della bilancia è rappresentato dalla differenza tra i numeri forniti dal Ministero dell'Istruzione in merito agli insegnanti e al personale Ata, penalizzato dalla riforma Fornero e quelli, invece, indicati dall'Inps che parla di una cifra almeno doppia o addirittura qualcosa in più (circa 9000).
Da qui nasce il contrasto tra le forze politiche e i 'tecnici': il timore è proprio quello della comparsa di innumerevoli contenziosi che facciano lievitare il numero delle domande di accesso pensionistico, con il rischio di mandare all'aria le coperture finanziarie messe in preventivo.
D'altronde, è impensabile che si pretenda di legiferare in specifico, imponendo un tetto massimo di 4000 pensionamenti: ecco perchè il presidente del Consiglio ha parlato di un allargamento della soluzione che vada oltre determinati numeri.



Pensioni, quota 96 scuola, RgS e governo Renzi: il ministro Madia assicura impegno

Quanto peserà il parere della Ragioneria dello Stato sulla riproposizione della questione dei 'quota 96'? Quel che è certo è che non si ripeterà il clamoroso equivoco della bocciatura dell'emendamento. Niente più figuracce, lo ha espresso anche il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, all'indomani del 'pasticciaccio' accaduto in Senato. Lo stesso ministro ha inviato una lettera ai 'quota 96', pubblicata sulla pagina Facebook dedicata, attraverso la quale viene confermato che il presidente Matteo Renzi si è riservato di valutare la questione all'interno del pacchetto scuola che sarà varato prossimamente. Il ministro Madia ha, inoltre, precisato come le stia particolarmente a cuore non solo la risoluzione della vicenda 'quota 96' ma anche l'avvio di quel ricambio generazionale da tutti auspicato.