Uno dei punti cardine della prossima riforma della Scuola e che è al centro delle discussioni social da parte degli insegnanti è quello relativo alla 'premialità' e alla 'meritocrazia', che si tradurrà in una variazione degli stipendi.

Come anticipato dal numero odierno del quotidiano 'Repubblica', è pronto un documento di sei pagine che verrà presentato venerdì prossimo, contenente le linee guida di questa che può essere considerata una vera e propria rivoluzione. Il concetto sarà quello di potenziare l'autonomia gestionale secondo criteri di flessibilità, valorizzando la responsabilità e la professionalità del personale della scuola.

Prima di vedere, concretamente, quali saranno i parametri attraverso cui i docenti avranno la possibilità di integrare i propri stipendi, vediamo chi si occuperà del controllo nell'utilizzo dei fondi, parte dei verranno messi a disposizione del MOF (il Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa). Vales è il nome del nuovo progetto che partirà a settembre e che si occuperà della valutazione esterna delle scuole e dei dirigenti scolastici: oltre ad avvalersi dei risultati dei test Invalsi, Vales avrà il compito di assicurare che i soldi messi a disposizione dallo Stato vengano effettivamente spesi per il miglioramento del servizio scolastico.



Scuola, riforma Renzi-Giannini e busta paga docenti: come cambieranno gli stipendi?

Sono già stati fissati i parametri in base ai quali verranno 'premiate' le attività extra dei docenti: 50 euro all'ora per i corsi di recupero, 35 euro per le ore di insegnamento aggiuntive e 17,50 euro per le ore, non di insegnamento, dedicate alle attività inerenti la gestione e l'organizzazione della vita scolastica.

Facendo due calcoli rapidi, il docente che dovesse dedicare tre ore alla settimana, suddivise tra le varie attività, andrebbe a prendere circa 200 euro lordi in più al mese in busta paga, circa 3.000 euro all'anno. Superfluo precisare che chi dedicherà più ore a queste attività, prenderà sempre di più.

Naturalmente, una domanda che si staranno ponendo in questo momento gli insegnanti è questa: dove lo troviamo il tempo per queste 'ore in più' con tutto quello che c'è già da fare? Sarà senz'altro uno dei motivi di discussione dei prossimi giorni.