L'annuncio dell'immissione in ruolo di 100.000 precari ha immediatamente suscitato numerosi dibattiti in rete, soprattutto per il numero 'inaspettato' di assunzioni previste: c'è molta incredulità, ovviamente, scetticismo visto come è stata trattata la Scuola negli ultimi anni.

Il numero quotidiano de 'La Repubblica' ha reso noti maggiori dettagli in merito al piano Renzi per quanto riguarda le assunzioni in ruolo, soprattutto per quanto riguarda i tempi e il criterio di reclutamento che verrà adottato. 

Anche ieri sera è stata tenuta una lunga riunione tra i tecnici del Ministero dell'Istruzione e, secondo quanto trapelato, vengono confermati i numeri già anticipati, ovvero le 100.000 assunzioni a partire dal 2015, che il presidente del Consiglio vorrebbe ulteriormente ampliare sino ad arrivare alle 120mila unità.



Scuola, riforma Renzi, precari e assunzioni in ruolo: ecco come avverrà il reclutamento

Come avverrà il sistema di reclutamento? Secondo quanto annunciato da 'Repubblica', la maggior parte dei futuri docenti verrà 'prelevato' dalle graduatorie ad esaurimento, in ordine di anzianità: attualmente le GaE contano più di 155mila docenti iscritti. Naturalmente, verranno inclusi anche i quasi novemila vincitori del maxi concorso dell'ex ministro Profumo che sono rimasti esclusi dall'ultimo contingente.

Dopo le GaE e i vincitori del 2012, si potranno continuare le immissioni in ruolo attraverso le graduatorie di istituto: se per i docenti di terza fascia si presenterà, probabilmente, l'ipotesi di dover intraprendere un nuovo percorso di abilitazione, agli altri dovrebbe essere consegnata una cattedra entro tre-quattro anni.

Dopo il 'grosso' delle assunzioni previsto il prossimo anno (come abbiamo detto 100-120mila unità), il Ministero dell'Istruzione manterrà un numero di immissioni in ruolo annuale (a cominciare dal 2016 e 2017) pari a 40-50mila unità: la maggior parte dei docenti assunti saranno i vincitori del concorso 2015 che si terrà in autunno.

Ultima nota, ma non meno importante, anzi: si sta vagliando l'ipotesi di un tirocinio di un anno per tutti i neoassunti tramite concorso, al termine del quale verrà sottoscritto il contratto definitivo, proprio in virtù dell'esito positivo o meno del tirocinio svolto.