Se non sarà rivoluzione, poco mancherà: è questa la mezza promessa della Ministra dell'Istruzione Giannini, intervistata dal quotidiano "Il Messaggero" su come si muoverà il Governo Renzi sulla scuola, sulla formazione e sull'Università. Il prossimo Consiglio dei Ministri del 29 agosto è particolarmente atteso per tracciare le linee direttive dei futuri provvedimenti del Governo e, ovviamente, docenti, studenti e famiglie sono ansiosi di sapere cosa cambierà e quali saranno le novità nell'anno scolastico che sta per iniziare. La Giannini ha avuto diversi incontri preparatori con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi: è necessario investire nella Scuola ma, soprattutto, avere nuove idee affinché la formazione diventi davvero un investimento.

A tal proposito, la ministra è rimasta particolarmente colpita dal fatto che il successo di una trasmissione televisiva come Masterchef abbia fatto aumentare, e di non poco, le iscrizioni agli istituti alberghieri. Idee, marketing formativo, investimenti nel futuro: belle parole che, però, se non sono accompagnate dai risultati, rischiano di diventare degli inutili slogan. E allora vediamo quali sono le prime idee della ministra e del Premier Renzi:

  • implementazione del wi-fi e di internet veloce: l'adattamento agli standard più elevati dell'infrastruttura della rete online è considerata una necessità primaria, non solo per le imprese, ma anche per la scuola. I numeri degli investimenti fatti finora non sono stati soddisfacenti: dei 121 milioni investiti per tablet e lavagne multimediali, solo un terzo delle scuole si è dotato di tali lavagne e solo il 25% degli istituti naviga ad alta velocità. In media si contano 7,8 studenti per ogni postazione pc, le classi all'avanguardia sono appena 416 su un totale di 323.605, le scuole 14 su 22.600. E' necessario, pertanto, procedere a una migliore rendita degli investimenti;
  • l'informatica dovrà essere studiata fin dalle elementari;
  • una delle materie della Maturità dovrà essere discussa in lingua inglese;
  • proprio in tema di esami di stato, già dal 2015 la seconda prova sarà più asciutta rispetto a quanto avviene attualmente e la tesina avrà meno valore sulla valutazione finale alla quale, però, concorreranno i singoli percorsi degli alunni come, ad esempio, i due anni di apprendistato per gli istituti tecnici;
  • è necessario recuperare alcune materie abbandonate, come la storia dell'arte, la musica e la geografia. Quest'ultima non sarà più legata alla storia: nella nuova versione, alla geografia dovranno essere dedicate 2 ore autonome settimanali.

Ed infine, in ambito universitario, la ministra vorrebbe rendere obbligatorio l'Erasmus, non a carico delle famiglie ma a cura degli stessi Stati che dovranno spingere le università a favorire l'esperienza all'estero degli studenti.

Ed infatti, a partire da quest'anno, il Miur darà maggiori finanziamenti a quelle università che promuoveranno l'Erasmus più delle altre. Ma, allo stesso tempo, la ministra si attende che anche le università italiane riescano ad attrarre gli studenti stranieri.