Riforma Pensioni e riforma lavoro (Jobs Act) continuano ad animare il dibattito parlamentare, politico e sindacale mentre restano ancora da risolvere le questioni degli esodati e degli insegnanti Quota 96 scuola, i lavoratori più penalizzati dalla riforma pensioni Fornero che i sindacati Cgil, Cisl e Uil chiedono di modificare insistendo sulla pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi per tutti i lavoratori, così come previsto per gli impiegati pubblici dalla riforma della Pubblica amministrazione del ministro Marianna Madia.

Jobs Act, tagli e riforma pensioni, Nichi Vendola: 'Porcherie di estrema destra'

"Il Jobs Act è una porcheria di estrema destra e punta alla precarizzazione generale, i lavoratori vanno invece tutelati".

Lo ha affermato il presidente nazionale di Sinistra ecologia e libertà Nichi Vendola commentando ieri, al termine di un incontro nella sede della Regione Lazio il voto al Senato della Repubblica sul contratto a tutele crescenti introdotto dal Governo Renzi. Al voto sul contratto a tutele crescenti per protesta non hanno preso parte i parlamentari di Sel e del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. "Il Fondo monetario internazionale ha deciso - ha aggiunto Nichi Vendola secondo quanto riporta l'Adnkronos - che ora la spending review e i tagli non bastano più, adesso si guarda alle pensioni".

Riforma pensioni 2014, la Uil al Governo Renzi: 'Giù le mani dai fondi pensione integrativi'

Intanto, nel quadro del dibattito sulla riforma pensioni 2014, la Uil dice no a interventi per orientare gli investimenti dei fondi pensione integrativi.

"Circolano notizie - ha dichiarato in un comunicato stampa il segretario confederale della Uil Domenico Proietti - di riunioni clandestine presso il ministero dell'Economia e Finanze con l'obiettivo di definire un provvedimento legislativo per orientare gli investimenti dei Fondi Pensione. Dopo i disastri fatti per fare cassa sul sistema previdenziale pubblico dai governi precedenti - ha detto il dirigente sindacala facendo riferimento alal riforma pensioni Fornero - non vorremmo che ora si facesse avanti la stessa tentazione sulla previdenza complementare, già penalizzata dal Governo Renzi con l'aumento dello 0,5% della tassazione sui rendimenti.

La Uil - ha precisato Domenico Proietti - ritiene un gravissimo errore l'utilizzo di questo metodo che crea incertezze tra chi deve aderire e getta paura e sconcerto su chi è iscritto".

Riforma pensioni, geometri: nessuna preoccupazione su gestione Cassa

E a proposito di lavoro e riforma pensioni, "la Cassa italiana di previdenza dei geometri precisa - si legge in una nota - che non c'è alcuna preoccupazione per ciò che concerne la propria gestione".

E' questa la precisazione dell'Istituto di previdenza dei geometri italiani che interviene in merito alle voci circolate sulle difficoltà delle Casse a garantire la sostenibilità delle pensioni a causa della rigida tutela dei diritti acquisiti nella liquidazione delle pensioni. "In tutte le modifiche normative inerenti la previdenza di categoria dei geometri - viene precisato nella nota - la Cassa non ha mai adottato provvedimenti che possano rientrare nelle fattispecie censurate dalla Suprema Corte". "Aver superato lo stress test imposto dalla riforma pensioni Fornero con la sostenibilità a 50 anni - sottolinea nella nota la Cassa italiana di previdenza dei geometri - è solo l'ultimo dei riscontri, unitamente al periodico monitoraggio della spesa previdenziale, che consentono alla Cassa di dare ampie rassicurazioni ai geometri liberi professionisti sul futuro delle loro pensioni".