Come senz'altro saprete, il ministro Stefania Giannini ha sottoscritto, nei giorni scorsi, la direttiva sul Sistema nazionale di valutazione, fissando le tappe di un percorso che arriverà al suo auspicato compimento solo nell’anno scolastico 2016/2017 quando sul portale del Ministero dell'Istruzione denominato 'Scuola in chiaro' ogni istituto italiano verrà chiamato a pubblicare il suo primo rapporto di autovalutazione: si tratterà di un documento che illustrerà i risultati raggiunti nell’apprendimento e quelle che saranno le azioni che dovranno essere promosse al fine di migliorare il rendimento. Il primo appuntamento, però, è imminente: per il prossimo mese di luglio 2015, infatti, dovranno essere pubblicati online i primi rapporti di autovalutazione. Un aspetto importante, da non trascurare e che rappresenta una vera e propria novità, è determinato dal fatto che queste nuove regole dovranno essere osservate anche dalle scuole paritarie.


Le novità però non finiscono qui, perchè finalmente si abbandonerà il termine 'sperimentale', introdotto con la direttiva sulla valutazione scolastica del 2012 varata dall'ex ministro Francesco Profumo: stavolta si farà sul serio con il sistema di valutazione delle scuole e, soprattutto, dei dirigenti scolastici.
Gli obiettivi dichiarati sono quattro: 


  • riduzione della dispersione scolastica (fenomeno piaga della scuola italiana) e dell’insuccesso scolastico: si cercherà di dare ai ragazzi nuovi e più importanti stimoli per proseguire il loro ciclo di studi; 
  • diminuzione del 'gap' tra le scuole appartenenti ad aree geografiche diverse per quanto riguarda il livello di apprendimento degli alunni; 
  • ciascuna scuola cercherà di rafforzare le competenze di base degli studenti; 
  • si tenderà alla valorizzazione di quelli che saranno gli esiti ottenuti dagli studenti rapportati soprattutto al mondo universitario e a quello del lavoro. 
Quali saranno le tappe di questo processo di valutazione? Entro il mese di ottobre 2014 l’Invalsi dovrà informare gli istituti scolastici in merito agli indicatori e ai dati che saranno oggetto di comparazione e che dovranno essere alla base della compilazione dei rapporti di autovalutazione.
Quali saranno questi indicatori di dati? Secondo le prime anticipazioni sul documento di autovalutazione, questi riguarderanno gli ambienti di apprendimento, le pratiche didattiche ed educative, l'apertura verso il territorio, il livello e la qualità dell'apprendimento degli studenti, gli elementi socio-economici di contesto (per esempio, non si potranno paragonare due scuole, una situata in un paesino in collina e l'altra al centro di un grande complesso residenziale).


A partire dal prossimo anno scolastico, prenderanno il via le ispezioni che verranno condotte da speciali nuclei di valutazione, composti da dirigenti tecnici e da esperti individuati secondo la loro esperienza e competenza. Le scuole che verranno sottoposte a verifica non andranno oltre il 10 per cento del totale per ciascun anno scolastico e le ispezioni riguarderanno il prossimo triennio. Il sette per cento delle scuole ispezionate saranno scelte attraverso l'esame dei dati risultanti dagli indicatori mentre il restante tre per cento verrà individuato secondo campionamento casuale.