Uno dei temi più scottanti e dibattuti della Buona Scuola di Matteo Renzi è senza dubbio quello riguardante l'abolizione degli scatti di anzianità e l'introduzione di un sistema meritocratico che premi gli insegnanti che si impegnano di più in ambito scolastico.

Non sono mancate e non mancheranno le polemiche nelle prossime settimane, anche perchè, secondo l'ambiente, si rischia di creare delle profonde spaccature e delle differenze di trattamenti economici che potrebbero creare parecchio malumore e parzialità. Solo il 66 per cento degli insegnanti, infatti, andrebbe a beneficiare degli scatti 'meritrocratici' e ciò ha provocato una dura presa di posizione da parte dei sindacati. L'Onorevole Elena Centemero di Forza Italia ha parlato dell'argomento a GildaTV, sottolineando, innanzitutto come sia necessario creare una differenziazione tra gli insegnanti che si impegnano di più e che mostrano più serietà e maggior preparazione nel proprio lavoro.

Alla base di questa differenziazione, però, ci dev'essere anche un'imparziale valutazione degli insegnanti.



In merito alla Buona Scuola di Renzi, la responsabile per la Scuola e l'Università di Forza Italia ha fatto presente che, oltre all'abolizione degli scatti di anzianità, non bisogna dimenticare che i nuovi scatti meritocratici della nuova riforma entreranno in vigore solo a partire dal prossimo 1 gennaio 2019...

Qual è allora la proposta di Forza Italia? Creare un sistema di carriera degli insegnanti con l'istituzione, anche mediante CCNL, di tre figure diverse come il docente junior, il docente intermedio e il docente senior: a queste tre ruoli deve essere assegnata sì una retribuzione diversa, ma anche un carico di lavoro diverso che non riguardano soltanto l'aspetto didattico ma anche ciò che concerne l'aspetto organizzativo.

Si tratta quindi di una differenziazione che non riguarda solo il riconoscimento di tipo economico, ma anche un riconoscimento sociale, una gratificazione di cui gli insegnanti hanno particolarmente bisogno.