È passata una settimana esatta dall'intervento del ministro Giannini alla giornata di apertura del Meeting di Rimini organizzato da Comunione e Liberazione ma sembra che il quadro generale sia profondamente cambiato da quella 'standing ovation' e dagli applausi prolungati rivolti al responsabile del Miur. Ieri, sotto il tendone della Festa Nazionale dell'Unità a Bologna, si respirava un'aria decisamente molto più 'pesante' e gli applausi si sono sentiti con il 'contagocce': per dirla tutta, il pubblico presente ha rinfacciato all'onorevole Giannini il dietrofront del governo per quanto riguarda, ad esempio, la stabilizzazione dei precari, nonchè una ferma opposizione contro le misure che intendono 'premiare' gli insegnanti secondo un nuovo concetto di 'meritocrazia'.

Non sono mancate neppure le contestazioni in merito alla questione dei 'quota 96', altro capitolo mortificante della recente storia parlamentare, che, a quanto pare, non verrà presa in considerazione nemmeno mercoledì prossimo, per quella che dovrebbe essere la nuova data di presentazione della riforma della Scuola.

Miur, scuola, ministro Giannini sulla riforma: 'Troppi commenti ex ante'

Nessun dietrofront da parte del governo, assicura il ministro Giannini, che giustifica ancora una volta il rinvio di venerdì scorso come una misura necessaria per non 'mettere troppa carne al fuoco'. 'Da parte mia non c'è stata alcuna pomposità' ha replicato stizzita il numero uno del Miur a chi le ha rinfacciato di aver corso un pò troppo 'piuttosto ho visto commenti 'ex ante', anzichè 'ex post', come avrebbe dovuto essere'. È chiaro il riferimento ai diversi commenti, anche ironici e sarcastici, che si sono susseguiti negli ultimi giorni come diretta conseguenza delle decisioni del governo.

Non poteva mancare anche la domanda 'perfida' della stampa che ha chiesto al ministro Giannini la sua opinione in merito al prossimo 'rimpasto' di governo, reso necessario dalla nomina in Europa del ministro Federica Mogherini. Ecco la risposta: 'Nell'agenda di governo - ha detto l'Onorevole Giannini' - non c'è alcuna volontà di occuparci di poltrone e nomi'.