Permangono dubbi sulle novità per la pensione anticipata 2014 e il prepensionamento nel pubblico impiego e per privati e autonomi: si troveranno davvero le coperture finanziarie per concretizzare una riforma Pensioni orientata alla flessibilità in uscita? Al momento appare più verosimile che misure per le pensioni anticipate possano essere imbastite per i soli esodati, o al massimo per i disoccupati oltre i 55 o i 60 anni di età.

Pensione anticipata e prepensionamento nel pubblico impiego e non nel 2014 e 2015: si volerà basso?

Le possibili novità sulla pensione anticipata e i prepensionamenti nel pubblico impiego e per gli altri lavoratori sono molte: flessibilità in uscita, ponte per esodati con APA, proroga dell'opzione contributivo donne e poi Quota 100 ed eliminazione delle penalizzazioni per andare in pensione prima dei sessantadue anni di età.

La riforma pensioni della flessibilità permetterebbe pensionamenti anticipati a partire dai 62 anni con 35 anni di contributi e penalizzazioni del 2% o poco più per ogni anno di anticipo rispetto alla maturazione degli attuali requisiti per andare in pensione, ma la misura è molto costosa e rischia di cadere nel dimenticatoio. Probabile invece l'attuazione di misure per esodati e forse disoccupati di una certa età, con la creazione del famoso ponte o scivolo cui ha fatto più volte riferimento il ministro Poletti, magari consentendo ai cittadini interessati di essere traghettati al pensionamento percependo un assegno pensionistico anticipato, da ripagare parzialmente tramite piccoli tagli sull'importo mensile della pensione.

Un simile intervento (più volte promesso), potrebbe realmente giungere con la prossima Legge di stabilità, ma anche qui non abbiamo certezze assolute.

Pensione anticipata e prepensionamento pubblico impiego, dipendenti privati e autonomi: le altre novità allo studio

Tra le novità sulla pensione anticipata 2014 - 2015 e i prepensionamenti delle varie categorie di lavoratori abbiamo anche l'ipotesi di eliminazione delle penalizzazioni per chi va in pensione prima dei 62 anni: tale idea è stata rilanciata da Gnecchi dopo il naufragio della proposta avanzata prima dell'estate.

Si tratta di una misura interessante e ben vista da più parti, ma dall'esecutivo nessuna conferma, anzi silenzio totale. Difficilmente la vedremo realizzata nei prossimi mesi. Per quanto riguarda la possibilità di pensioni anticipata con quota 100 (combinazione di anzianità anagrafica e contributiva) le chance di veder portata avanti l'idea appaiono del tutto minime, mentre per quanto concerne le pensioni con Opzione contributivo donne le novità potrebbero giungere realmente.

La proroga dei tempi per inviare la richiesta di pensionamento con calcolo contributivo o la proroga dell'Opzione, in grado di generare risparmi per le martoriate casse statali sul lungo periodo, potrebbe essere verosimilmente uno degli interventi contenuti nella prossima Legge di stabilità, assieme alla soluzione per la sempre aperta (e sempre vergognosa) questione esodati. Questo il quadro riassuntivo della situazione: naturalmente non mancheremo di proporre aggiornamenti non appena giungeranno novità su questioni previdenziali dal mondo politico.