Ecco le ultime news dal Governo per le Pensioni con Opzione Contributivo Donne e le pensioni per precoci e lavori usuranti: per la possibilità di andare in pensione anticipatamente con il metodo contributivo parla l'onorevole Luisa Gnecchi del Partito Democratico, che commentando la vicenda si dice convinta che si riuscirà a correggere la circolare INPS che restringe i tempi per l'invio delle domande. Per quanto riguarda le pensioni per lavoratori precoci e lavori usuranti abbiamo un nuovo intervento di Damiano per la flessibilità in uscita.

Pensioni con Opzione Contributivo Donne, ultime dal Governo: 2014 e 2015, arriva la proroga?

Interessanti le ultime news sulle pensioni con Opzione Contributivo Donne nel 2014: come è noto la scadenza dell'opzione per andare in pensione a 57 o 58 anni di età e 3 mesi è virtualmente fissata a fine 2015, ma a causa del meccanismo delle finestre mobili dell'INPS per le lavoratrici autonome sono già scaduti i termini per l'invio delle domande e cominciano a stringere anche per le lavoratrici dipendenti statali o private.

Dopo un lungo silenzio seguito al naufragio dell'ipotesi di proroga con il DL sulla Pubblica Amministrazione finalmente si torna a parlare delle pensioni con Opzione Contributivo Donne, e a farlo è Luisa Gnecchi del PD, che in merito alla circolare INPS afferma: "va corretta". E ricordando come questo tipo di pensionamento permetta risparmi per lo stato sul lungo termine, si è detta convinta che si riuscirà a ottenere una proroga, nonostante l'intervento debba essere discusso con la sempre durissima (e potentissima) Ragioneria dello Stato. Insomma, finalmente qualcuno sembra essersi ricordato di questa semplice quanto urgente misura su cui lavorare.

Pensioni per precoci e lavori usuranti nel 2014, Damiano, Poletti e il Governo Renzi

Le ultime novità sulle pensioni di lavoratori precoci e per lavori usuranti ruotano ancora attorno alla riforma per la flessibilità in uscita per la quale si batte senza sosta Damiano, che è intervenuto di recente ricordando quanto sia fondamentale permettere il pensionamento anticipato ai lavoratori per liberare posti di lavoro e attenuare l'emergenza disoccupazione.

La misura permetterebbe di andare in pensione a partire dai 62 anni di età con almeno 35 di contributi, interesserebbe tutti e quindi anche i lavoratori precoci e usuranti. Tale possibilità di pensionamento anticipato è ben vista da esponenti politici di vari schieramenti, dai cittadini e dall'INPS, ma ha costi elevati e bisognerà fare i conti, anche in questo caso, con la Ragioneria di Stato.

Se Damiano continua a spingere su questo fronte, Poletti è decisamente più cauto. Il ministro continua a ribadire che la misura è allo studio, che è molto interessante ma non nasconde che le alte risorse finanziarie richieste rappresentano un problema.

A oggi la sensazione è che per le pensioni di precoci e per lavori usuranti la flessibilità sia un'ipotesi bella ma improbabile, ma, ad ogni modo, la verità la scopriremo nelle prossime settimane, con l'inizio della discussione sulla Legge di Stabilità, che risulterà fondamentale per mettere a punto possibili novità sulle pensioni da parte del Governo del premier Matteo Renzi.