Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito previdenziale: in queste ultime settimane il ministro Poletti e il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano hanno rilasciato delle interessanti dichiarazioni parlando di manovre di riassetto della pensione anticipata e di nuove misure previdenziali, ma la presentazione del pacchetto ‘La Buona Scuola’ di Renzi potrebbe aver cambiato le carte in tavola. Si, perché la riforma illustrata dal Premier è ambiziosa quanto ‘onerosa’, e per poter essere perseguita necessiterà di ingenti risorse economiche.
Si parla di oltre un miliardo di euro, una cifra importante che se confermata escluderebbe a priori la possibilità di prevedere manovre previdenziali di natura strutturale all’interno della Legge di Stabilità. Renzi ha di fatto confermato che la stessa Legge sarà utilizzata per contabilizzare le risorse necessarie a finanziare la Buona Scuola, con buona pace dunque delle misure previdenziali precedentemente al vaglio. Ad essere oltre modo penalizzato dal nuovo scenario potrebbe essere il caso Pensioni lavoratori precoci, una categoria che sperava e spera molto negli interventi pensionistici che a detta del ministro Poletti troveranno (o dovrebbero trovare posto) all’interno della Legge di Stabilità.