Resta a parere di molti tardiva e insufficiente la risposta della Senatrice PD Laura Puppato alle richieste evidenziate dai lavoratori Quota 96 della scuola, rimasti bloccati sul luogo di lavoro talvolta per un periodo lungo anche 7 anni e nonostante risultino già maturati i requisiti per accedere al pensionamento. Per quanto è risultato apprezzabile l'impegno a offrire una giustificazione (quando molti altri hanno scelto la strada del silenzio e del basso profilo), è evidente come dopo tre anni dalla Riforma Fornero l'unica soluzione possibile per gli esodati della scuola è una pronta sanatoria, in grado di ripristinare il diritto perduto.

La lettera della Senatrice Puppato e la richiesta di pazientare

Ricordiamo che nel suo post dedicato ai Quota 96, la Senatrice aveva definito quanto successo con la cancellazione della salvaguardia dalla recente approvazione della Riforma PA 2014 una brutta pagina per la storia dei rapporti tra Governo e Parlamento, dando ragione agli insegnanti e ai lavoratori ATA per l'ingiustizia subita. Al contempo però, ha ricordato come nel Paese sussistano molte situazioni di difficoltà, proprio in conseguenza della Riforma Fornero avvenuta nel 2011: "molte altre categorie si sono viste posticipare la pensione e non hanno neppure la speranza di correzione, altri sono rimasti a metà del guado, senza lavoro e senza pensione.

Non sono ancora bastati neppure i 14 miliardi di euro (letto bene, miliardi, anche se viene poco pubblicizzato) trovati per sanare oltre 130.000 posizioni "esodate", mentre i giovani continuano a non trovare lavoro o a trovare lavori precari. Ognuno di noi vive queste situazioni in famiglia". In conclusione, la Senatrice chiede di avere pazienza, perché "in questo momento fare previsioni sui tempi è un gioco a cui non partecipo, dopodiché tutto mi diceva ci saremmo riusciti e invece il risultato non c'è stato.

Potrei promettere un generico “presto”, ma onestamente dirò solo che ce ne occuperemo fin da subito, risolvendo il problema non appena sarà possibile".

La risposta dei Quota 96 resta di scetticismo: promesse restano insufficienti

Le parole della Senatrice Puppato non sono però bastate a rassicurare la platea dei circa 4000 lavoratori Quota 96 bloccati nella scuola, molti dei quali contestano l'operato del Governo Renzi e chiedono un intervento immediato per sanare la propria situazione.

A tal proposito, si prenda come esempio uno dei commenti rilasciati in un articolo precedente di Blasting News, proprio in relazione a quanto appena riportato: "la senatrice Puppato ha cercato di difendere l'operato del Governo arrampicandosi sugli specchi. Già è improponibile chiedere di pazientare a persone che da quasi tre anni aspettano di vedere riconosciuto il loro diritto". Difficile dare torto ai lavoratori, perché risulta chiaro che dopo diversi anni vissuti in una situazione di disagio e con promesse non mantenute, resta poco spazio per una nuova apertura di credibilità verso i decisori politici. E voi cosa pensate al riguardo? Fateci sapere la vostra opinione in merito inserendo un commento all'articolo.