Prosegue il dibattito sul problema dei Quota 96 nella scuola, insegnanti e lavoratori ATA costretti a rimanere sul proprio luogo di lavoro nonostante abbiano già maturato i requisiti necessari al pensionamento. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, ci riferiamo alla palese ingiustizia perpetata nel 2011 con la Riforma Fornero, quando a causa di una svista sull'anno scolastico utilizzato per chi lavora nell'istruzione (che non coincide con quello solare), circa 4000 dipendenti pubblici si sono visti prolungare l'uscita dal lavoro per un periodo di tempo che può raggiungere perfino i sette anni.

Ma se già questo non bastasse, ancora più assurdo è il fatto che nei successivi tre anni (nonostante le buone intenzioni dei Governi Letta e Renzi che si sono succeduti), non è stato possibile riuscire a stabilizzare il problema, nonostante gli annunci, i relativi dietrofront e le tante occasioni mancate e ormai date definitivamente per perse.

Il commento sulla vicenda da parte della Senatrice Laura Puppato del PD

In merito alla questione è recentemente intervenuta con un post ripreso all'interno del Gruppo Quota 96 su Facebook la Senatrice Laura Puppato, che ha definito la vicenda come una "brutta pagina per i rapporti Governo - Parlamento, perché a colpi di fiducia alternati ad errori, non si è permesso di dibattere sulla questione, pena la caduta del Governo".

Ancora una volta, emerge "lo spettro" (e il ruolo) della Ragioneria dello Stato, intervenuta in aula durante il dibattito per avvisare che le coperture fin lì reperite non erano da considerarsi come attendibili, bloccando di fatto ogni possibilità di approvazione della sanatoria all'interno della Riforma sulla Pubblica Amministrazione.

Un esito purtroppo tanto inaspettato quanto mal digerito dalla platea degli interessati, che sperava di poter mettere la parola fine sul loro fermo tra i banchi di scuola.

Le rassicurazioni offerte ai lavoratori: tema resta inserito nell'agenda del Governo, ma no al gioco sulle previsioni

È chiaro che a questo punto il problema delle coperture resta saliente ed è l'unico punto da risolvere per poter avviare finalmente il tanto atteso provvedimento di salvaguardia dei quota 96.

Sul merito, la Senatrice Puppato ci tiene comunque a rassicurare i lavoratori: "il Premier ha già ribadito che è un tema in agenda del Governo, devono essere (solo) cercate le coperture. In questo momento fare previsioni sui tempi è un gioco a cui non partecipo [...] potrei promettere un generico "presto", ma onestamente dirò solo che ce ne occuperemo fin da subito, risolvendo il problema non appena sarà possibile".

Quella che arriva è quindi una richiesta di pazienza, pur con la consapevolezza che il sacrificio richiesto agli insegnanti e ai lavoratori ATA coinvolti non è cosa di poco conto. Nel post vi è poi il riferimento alle altre categorie di lavoratori disagiati a causa della Riforma Fornero 2011, che aspettano anch'essi una soluzione allo stallo pensionistico: "molte altre categorie si sono viste posticipare la pensione e non hanno neppure la speranza di correzione, altri sono rimasti a metà del guado, senza lavoro e senza pensione [...] mentre i giovani continuano a non trovare lavoro o a trovare lavori precari. Ognuno di noi vive queste situazioni in famiglia".