Cresce la spesa per le Pensioni in Italia. A comunicarlo è l'ISTAT, che ha pubblicato un'analisi approfondita sulla distribuzione territoriale dei redditi da pensione, con la quale evidenzia che rispetto al 2012 il Sud del Paese nel 2013 registra un incremento del 2,2%. La media totale è invece dell'1,8%, mentre il costo delle pensioni erogate all'estero cresce di appena lo 0,3%. La Regione Liguria registra una spesa pensionistica pro capite di 6.501 €, attestandosi sul podio, mentre la media più bassa a livello regionale è registrata dalla Campania e corrisponde a 3.275 €.

I dati sono influenzati anche dalla tipologia delle prestazioni pensionistiche erogate dall'Inps, dato che (a titolo di esempio) nel Nord Ovest le pensioni di vecchiaia arrivano quasi a raggiungere il 60% e quelle legate all'assistenza si fermano ad appena il 13%, mentre la situazione si capovolge in Sicilia e Sardegna, dove l'assistenza Inps arriva a toccare quasi il 30% mentre quelle di vecchiaia si fermano al 40%.

Pensione per lavoratori disagiati: esodati, precoci, usuranti e Quota 96 attendono legge di stabilità

Resta alta la tensione anche sulla platea dei cosiddetti lavoratori disagiati, persone che sono rimaste bloccate sul luogo di lavoro con la Riforma Fornero avvenuta nel 2011 e che ora attendono una sanatoria per poter accedere alle prestazioni dell'inps.

Vi sono ad esempio i lavoratori esodati, rimasti senza lavoro e senza possibilità di accedere all'assistenza previdenziale, oppure i lavoratori precoci e coloro che hanno svolto impieghi usuranti, che si sono visti alzare l'asticella del vincolo anagrafico senza preavviso. Infine, l'istruzione pubblica ha visto sorgere il caso dei Quota 96, lavoratori ATA e docenti rimasti bloccati tra banchi di scuola per un periodo aggiuntivo rispetto a quanto previsto, che può arrivare a raggiungere i 7 anni.

Per il momento gli unici che sembrano avere una sanatoria in dirittura d'arrivo sono i circa 32000 esodati, mentre gli altri lavoratori disagiati devono sperare nella possibilità che il Governo Renzi riesca ad inserire uno specifico provvedimento nella legge di stabilità 2015.

Renzi e la possibile crisi di Governo: "i poteri forti vogliono sostituirmi?

Non mollo"

Come se la situazione non fosse già abbastanza complessa, negli ultimi giorni si sono moltiplicate le voci di una possibile crisi di Governo, che potrebbe realizzarsi a causa della discussione interna al PD sull'abolizione dell'articolo 18 e sulle nuove coperture crescenti previste all'interno del Job Acts. A tal proposito, lo stesso Renzi avrebbe affermato: "io non sono un massone, sono un boy scout. La verità è che io non omaggio certi poteri e questa è la reazione". È chiaro che un'eventuale crisi di Governo potrebbe rimettere in gioco anche i pochi passi avanti fatti finora, visto che in tal caso le recenti aperture del Ministro Giuliano Poletti per trovare la quadra e permettere soluzioni specifiche dedicate ai lavoratori disagiati dovrebbero essere messe nuovamente in discussione, mentre la finestra temporale di breve termine dettata dalla legge di stabilità 2015 farebbe slittare ogni misura non urgente a data da destinarsi. Secondo voi cosa accadrà al riguardo nelle prossime settimane? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo.