Continua a segnare temperature elevatissime il termometro del dibattito in tema di previdenza e riforma Pensioni 2014: le ultime notizie riferite a precoci, Quota 96 e riassetto della pensione anticipata disegnano un quadro piuttosto incerto, con il recente richiamo mosso dal FMI ad aver ulteriormente scosso il contesto di riferimento. I Quota 96 non mollano ma complici le dichiarazioni rilasciate in diretta tv dal presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia appare ormai chiara la strategia adottata da Renzi per ‘risolvere la vertenza’; l’unica novità di rilievo consiste nell’interrogazione presentata dal deputato del M5S Carlo Sibilia, qualcosa di simile ad un ruscello  d’acqua in un deserto di sabbia.

Discorso diverso per i lavoratori precoci, rassicurati nei giorni scorsi dagli interventi del ministro Poletti riguardo a future manovre in tema di previdenza e pensione anticipata ma costretti adesso a fare i conti con il richiamo del FMI che ha esortato l’Italia ad abbassare la spesa previdenziale. La riforma delle pensioni 2014 è dunque messa a rischio dal monito che arriva dal Fondo Monetario, ma in effetti, come vedremo più in là, quello dell’organismo sovranazionale è un richiamo giustificato dai dati. La mancanza di risorse fresche da una parte e l’invito a tagliare il monte spese pensionistico dall’altra contribuiscono in definitiva a rendere ancora più complesso il cammino di perfezionamento di una riforma delle pensioni 2014.



Riforma pensioni 2014, precoci e pensione anticipata: FMI bacchetta l’Italia, Renzi china il capo?

Come accennato in apertura, i provvedimenti riferiti a lavoratori precoci e riassetto della pensione anticipata che dovrebbero trovare posto all’interno della riforma delle pensioni 2014 vengono messi a repentaglio dal richiamo mosso dal FMI, che la scorsa settimana ha invitato il governo Renzi a tagliare la spesa previdenziale. Dando un’occhiata agli ultimi dati, il monito del FMI non appare poi così infondato. Il nostro Stato spende il 30% degli 800 miliardi del totale della spesa pubblica in pensioni: su tutti il trend degli ultimi due anni, con la spesa previdenziale salita di ben 11 miliardi di euro (243 miliardi - 254 miliardi) dal 2011 al 2013. Certo su questi dati influiscono e non poco il progressivo invecchiamento della nostra popolazione e le ingenti misure di salvaguardia ratificate a causa dei disastri portati dalla riforma Fornero, fattori comunque insufficienti a giustificare simili trend. Il riassetto della pensione anticipata, parte integrante della prossima riforma delle pensioni 2014, potrebbe dunque essere accantonato dal governo Renzi, con buona pace dei lavoratori precoci che nel provvedimento avevano riposto grandi speranze. Molto dipenderà comunque dallo stesso Renzi e dall’atteggiamento che deciderà di assumere in merito al richiamo del FMI; certo l’iter di riforma delle pensioni 2014, con annessi provvedimenti in tema di pensione anticipata e lavoratori precoci, si complica e non poco.

Riforma pensioni 2014, Quota 96: interrogazione M5S e dichiarazioni Boccia, fin troppo chiara la strategia di Renzi

Riforma delle pensioni 2014 sempre lontana purtroppo per i Quota 96: la scorsa settimana Boccia ha sottolineato che la vertenza verrà risolta entro settembre 2015 insieme al problema delle assunzioni dei precari, ma chi segue l'iter di riforma della Scuola sa perfettamente che Renzi non ha mai fatto cenno alla cosa. La tattica del premier è ormai chiara: l’idea è quella di far riassorbire i Quota 96 ‘naturalmente’ tra 104 e maturazione dei requisiti Fornero, cosa che per molti avverrà non prima del 2018. L’unica novità di rilievo è l’interrogazione presentata dal M5S che vorrebbe la contemporanea risoluzione delle vicende connesse ai Revocati della Scuola e ai Quota 96. Staremo a vedere, se desiderate rimanere aggiornati riguardo a riforma pensioni 2014 e previdenza vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ in alto a destra.