Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito in tema di previdenza e riforma pensioni 2014: le ultime notizie in tema di Quota 96 e precoci paiono positive, ma le pressioni di Cottarelli e del FMI rischiano di far saltare il banco. I Quota 96 continuano a lottare per la vicenda legata al proprio pensionamento e hanno già stilato il messaggio condiviso da inviare a Renzi nell’ambito della riforma La Buona Scuola: il caso è tornato ad essere discusso anche in Parlamento con la Senatrice Laura Puppato ad essere ritornata sulla questione dello stralcio dell’emendamento alla riforma PA.
I Quota 96 a questo punto sperano in una riforma delle Pensioni 2014 che possa arrivare a margine della Legge di Stabilità: stessa aspirazione per i lavoratori precoci, con Poletti ad aver ribadito che nell’ambito della stessa Legge di Stabilità il governo lavorerà nel tentativo di prevedere una forma di pensione anticipata prima di 62 anni di età senza dover scontare penalizzazioni. Le aspirazioni di Quota 96 e precoci rischiano però di morire sul nascere a causa dell’ennesimo richiamo sovranazionale, con il Fondo Monetario Internazionale ad aver invitato le nostre istituzioni a considerare la possibilità di tagliare ulteriormente le pensioni. Lo stesso Cottarelli, che a breve tornerà tra le fila del FMI, ‘sponsorizza’ da tempo tagli alle pensioni, cosa che pone a forte rischio la possibilità di poter effettivamente vedere delle misure previdenziali di un certo calibro all’interno della Legge di Stabilità.
La riforma delle pensioni 2014 viene dunque ad essere minacciata dalle pressioni provenienti dal di fuori dei nostri confini come se non bastassero i problemi da dover affrontare in patria, molto dipenderà comunque dall’atteggiamento di Renzi e Poletti nei riguardi del richiamo mosso dal FMI. Il mondo ci osserva con la pretesa di comandarci.